Cerealia in sciopero, lavoratori protestano per il mancato rinnovo del contratto nazionale

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Circa 80mila lavoratori del settore panificazione e affini sono in fermento per la rottura delle trattative sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto ormai da oltre 21 mesi. Anche i dipendenti di Cerealia, azienda con sede a Montaione, hanno aderito allo sciopero nazionale proclamato per oggi, mercoledì 12 ottobre, dai sindacati. Qualche decina di persone si è ritrovata all'esterno dei cancelli dell'azienda per un presidio.

L'obiettivo era quello di spingere le associazioni di categoria Federpanificatori e Fisea a tornare sui propri passi: i sindacati, infatti, hanno rimandato al mittente la proposta da parte delle due associazioni di destrutturare il contratto collettivo nazionale di lavoro e proporre contratti territoriali o aziendali.

"Vogliono bloccare gli aumenti salariali e proporre ad esempio aumenti legati a premi di produttività - spiega Francesco Baccanelli di FLAI-CGIL Empolese-Valdelsa - smantellando le garanzie comuni a livello nazionale"

"La presa di posizione di Federpanificatori e Fisea ci preoccupa", ammonisce invece il Coordinatore CGIL Empolese Valdelsa Sergio Luschi.

Lo sciopero è stato organizzato a seguito dell'appello dei sindacati nazionali: l'auspicio è che lo sciopero in aziende più strutturate come Cerealia (la maggior parte dei lavoratori del settore sono artigiani) possa far riaprire un tavolo di trattative con le associazioni di categoria. In programma ci sono comunque altre iniziative.

 

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