La scorsa Domenica, il 2 Ottobre, l’Associazione Bio-Distretto del Montalbano ha presentato a Empoli la Proiezione del docu-film “Un Altro Mondo”, vincitore del prestigioso Clorofilla Film Festival di Legambiente e selezionato tra i migliori film di tematica scientifica nella Bienal Internacional de Cine Científico Ronda 2014.
Senza dubbio l’evento è stato un momento di convivialità a cui è seguita una proiezione ricca di pathos arricchita dal dibattito con il regista Thomas Torelli per l’occasione all’Intifada di Ponte a Elsa.
Immagini di rara bellezza e una colonna sonora coinvolgente sapientemente mixate a interviste a fisici, ricercatori, accademici e studiosi di fama internazionale, hanno mostrato al pubblico un’analisi di quello che è il nostro mondo, un altro mondo.
Il lavoro tutt'altro che banale del regista romano ha favorito, con un linguaggio semplice e universale, una crescente presa di coscienza e di consapevolezza della platea.
Senza dubbio interessantissime e più che attuali le considerazioni sul legame tra pensiero e azione, sul tempo e su come la sua invenzione abbia condizionato il nostro modo di vivere, e su tutte le contraddizioni che da sempre legano un futuro possibile al nostro presente. In effetti l’unico tempo che realmente esiste. Il qui e ora. Il tempo che i bambini ogni giorno possono insegnarci a vivere con pienezza.
Due atomi continuano a interagire a migliaia di chilometri di distanza anche se separati. Restano interconnessi, reagiscono all'unisono senza nessun tipo di intervento esterno. Così, popoli sterminati in nome del progresso centinaia e centinaia di anni fa, continuano a fornirci più spunti di riflessione di quel che crediamo. Tutto è vivo e interconnesso. Un concetto antico eppure estremamente moderno. Esattamente come il nostro ritrovato rapporto con la natura… Quando si parla di fisica quantistica, infondo, si parla anche di vita e di quotidianità. Niente di cui stupirsi troppo.
Un cosa che mi ha particolarmente colpita sono state le immagini dei cristalli d’acqua e a come la loro forma cambi in base alle vibrazioni a cui sono sottoposte.
Vedere un cristallo d’acqua che ha appena ‘ascoltato’ musica metal ed un altro che invece è stato esposto a capolavori di musica classica è senza dubbio d’effetto… Se poi si pensa che il corpo umano stesso è formato per lo più da acqua… Gli studi del dottor Masaru Emoto dimostrano che siamo capaci di modellare la realtà e che le vibrazioni di centinaia di persone che pregano lungo il corso di un fiume possono addirittura riuscire a ‘curarlo’. Sembra magia, non è vero? Da miscredente quale sono lo credo anche io. Come per tutto quello che non si è in grado di capire al primo colpo… Ma la vera magia è che anche questo può essere uno stimolo a interessarsi e ad approfondire la questione almeno da un punto di vista puramente scientifico.
Energia, fisica, filosofia. Tanti, troppi concetti da digerire nell’arco della durata di un film ma, senza dubbio, perfettamente in grado di stimolare la curiosità, elemento imprescindibile per la crescita e per la ricerca dell’equilibrio umano.
Noi vibriamo. In relazione agli altri, alla natura, alla musica. Poetico e allo stesso tempo tangibile. Un documentario illuminante per chi è alla ricerca della consapevolezza. Ma anche per chi non lo è.
Assolutamente da vedere.
Giusi Alessandra Vaccaro