Riforma costituzionale, Somigli (LN): "Non avremo un Senato delle autonomie"

Il Senato

"Mi preme portare all'attenzione un aspetto non ancora evidenziato sul Senato che si creerebbe se confermata la Riforma Boschi che invece merita di essere analizzato" afferma Lorenzo Somigli portavoce del NO della Lega Nord Firenze.

"Il testo riformato riporta: "I Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori".

"Ancora non è dato sapere quale sindaco sarà designato (il dettato non lo specifica e rimanda alla legge ordinaria) ma è molto probabile che sarà eletto il sindaco del capoluogo secondo la modalità già sperimentata nell'elezione del sindaco metropolitano puntualmente il sindaco del capoluogo di Regione; qui è il vizio: i cittadini che non vivono nel capoluogo saranno sottorappresentati e dunque penalizzati". "Perché solo il sindaco del capoluogo? Coloro che vivono nei borghi o nei piccoli comuni non hanno voce in capitolo? Il meccanismo non funziona e lede al principio di rappresentatività"

"Nel concreto guardiamo al caso toscano" continua Somigli "Con ogni probabilità la Regione Toscana eleggerà cinque senatori (4 saranno consiglieri regionali in carica e un Sindaco) ed è facile prevedere che ad essere eletto sarà il Senato il Sindaco di Firenze, capoluogo regionale benché questi sia stato eletto direttamente solo dai 382.000 residenti a Firenze, non certo da tutti i 3,7 milioni di toscani: gli altri 3,3 milioni di persone non avranno quindi la stessa rappresentanza diretta di quelli che vivono a Firenze".

"Già il Senato è confuso nelle sue prerogative rispetto alla Camera, già sarà difficile che sindaci e consiglieri, provenienti da ambiti territoriali differenti, concorrano ad un disegno coerente, già non sarà eletto, si aggiunga che coloro che vivono in città medio e piccole, maggioritarie sul territorio italianom saranno sottorappresentati nel futuro Senato, che non avranno voce. Come si può chiamarlo Senato delle autonomie quando il centro schiaccia la periferia, il grande il piccolo? Proprio per questo i cittadini di questi comuni sono i primi a dover dire No!" conclude Somigli.

Fonte: Lega Nord Firenze - Comitato per il No

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