Terremoto, i morti salgono a 247 e la terra continua a tremare. Dalla Toscana oltre 200 volontari


Mentre la terra continua a tremare (all'alba si è registrata un'altra forte scossa di 4.5) diventa sempre più pesante il bilancio dei morti causati dal terremoto che ha colpito il Centro Italia alle 3.36 di mercoledì 24 agosto e che ha 'sbriciolato' come pasta frolla i comuni di Amatrice e Accumuli, oltre che la frazione di Pescara del Tronto (Arquata).

Il numero delle vittime accertate è 247 (190 i morti nel Reatino e 57 nell’Ascolano), ma il bilancio, purtroppo, è ancora provvisorio. Solo ad Amatrice sarebbero 30-40 i dispersi. Non esiste ancora una lista ufficiale delle persone che mancano all'appello in quanto la vocazione turistica dei comuni colpiti non permette di fare una stima certa. Sono invece più di 2500 gli sfollati che hanno passato la notte tra i campi attrezzati o nelle strutture messe a disposizione. A comunicare i dati è stato il Dipartimento della Protezione Civile.

Intanto, però, diventa un obbligo morale non perdere la speranza e i soccorsi continuano a scavare tra le macerie alla ricerca di un lieve lamento che possa indicare un altro salvataggio da compiere, come quello della bambina estratta dalle macerie ieri. Ma con il passare delle ore questo diventa sempre più difficile.

E intanto si assiste alla distruzione di stupendi borghi appenninici, cancellati dalla forza della natura e, forse, dalla poca prevenzione su un territorio che persino gli antichi romani sapevano essere a rischio terremoto (ne scrivevano già Tacito e Cicerone). Se è vero che in Giappone una scossa di 6.0 diventa solo materiale per qualche video su facebook, capiamo che tale devastazione non è da paese moderno.

Ma se è possibile trovare una luce in mezzo ad un inferno di macerie, questa è senza dubbio la solidarietà che da tutta Italia, e anche dalla Toscana, sta arrivando alle popolazioni colpite. Volontari, vigili del fuoco e Protezione Civile stanno lavorando assiduamente per cercare eventuali supertiti e assistere gli sfollati: sarebbero oltre 4000 le persone impegnate nei soccorsi.

Da tutta Italia partono raccolte di denaro e di beni di prima necessità da parte di associazioni private, volontari e istituzioni. Nel frattempo ci sono state delle grosse sviste da parte della stampa straniera.

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Il punto di Rossi: "Dalla Toscana 2 campi, 200 volontari e 1 milione di euro di fondi"

E' in corso l'allestimento di due campi, da 50 posti ciascuno, nel comune di Amatrice, in località Mosicchio e Cornillo, per iniziativa della Regione Toscana. Disponibili l'elisoccorso Pegaso e i posti letto negli ospedali dell'asl Toscana sud, che però finora non sono stati utilizzati. Sono alcuni dei dati resi noti oggi pomeriggio dal presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha fatto il punto della mobilitazione toscana per gli aiuti alle popolazioni delle regione colpite dal terremoto. La Regione, in accordo con l'Anci, ha inoltre aperto un conto (8888.32 'Toscana per l'emergenza terremoto centro Italia), sul quale metterà 1 milione di euro, aperto a tutte le istituzioni, associazioni e privati toscani per raccogliere fondi da investire in interventi mirati.

"La nostra unità è in condizione di allestire 250 posti letto in campi completamente autosufficienti con unità sanitaria, mensa. etc. - ha spiegato Rossi -. Sono mobilitati 209 volontari e 15 dirigenti della Regione Toscana, 77 mezzi tra ambulanze, carri e auto. Lo scenario di distruzione è spaventoso. Ma i cittadini toscani hanno dimostrato una grande generosità: sono state 642 le donazioni nella giornata di ieri, ora praticamente raddoppiate. Siamo pronti anche con 27 esperti, geologi e ingeneri del genio civile che una volta superata l'emergenza dovranno andare a visitare gli edifici e dichiararli agibili o non agibili. La Toscana ha risposto con grande generosità ed efficienza".

"Occorre uno scatto di forza, di dignità. Se si vuole essere un paese serio bisogna trovare 10 miliardi all'anno fuori dal patto di stabilità. Siamo in grado di dirlo alla Ue? E' in grado il parlamento tutto di ergersi come un solo uomo per chiedere che si possano mettere in campo 10 miliardi all'anno fuori dai vincoli del patto? Bisogna andare a trovare la signora Merkel, che ha inventato questa formula dei 'compiti a casa' e dirle che sull'assetto del territorio, ambiente e rischio sismico, noi abbiamo bisogno di spendere in Italia questi soldi ed è necessario spenderli. Fuori da ogni vincolo di spesa di bilancio". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, facendo il punto degli aiuti inviati nelle zone terremotate.

"E' una spesa che evita morti e produrrebbe anche 200 mila posti di lavoro. Questa è politica - ha aggiunto -. Renzi ha forza, ha l'energia e io sto con lui. Non bisogna abbandonarsi alla rassegnazione. Il governo qualcosa ha fatto: per la prima volta in finanziaria l'anno scorso ha stabilito il rimborso per il sostituto di imposta fino al 65 per cento. Bisogna dare la sicurezza che anche questo duri 10 anni. Bisogna prevedere anche un bollino di certificazione e pensare anche agli incapienti che non hanno redditi forti".

"Noi mettiamo un milione di euro, i Comuni aggiungeranno quello che vorranno ma anche i privati potranno contribuire". Il presidente della Toscana Enrico Rossi annuncia il contributo della Regione sul conto corrente appena attivato per i territori terremotati del centro Italia: un conto corrente - l'8888.32 aperto presso l'agenzia 17 di Mps a Firenze, Iban IT 43 Q 01030 02818 000000888832 - , che che vuole essere "un fondo di tutta la Toscana", aperto a tutti. "Il suo utilizzo, su una o più iniziative mirate – propone il presidente assieme all'assessore al bilancio e alla partecipazione Vittorio Bugli - potrà essere deciso da un comitato rappresentativo di tutti coloro, istituzioni e privati, che vi contribuiranno".

La macchina dell'emergenza toscana ha risposto prontamente anche stavolta, in maniera solidale. Già alle cinque di mattina, un'ora e mezzo dopo la prima grossa scossa, ricorda Rossi in conferenza stampa, la Protezione civile regionale ieri si era già attivata. "Anche un milione rintracciato velocemente non è poca cosa per il bilancio attuale della regione" precisa l'assessore Vittorio Bugli. Poi l'accento passa sul tema della prevenzione, sugli edifici vecchi e i territori da mettere in sicurezza.

"Come si può fare prevenzione con cento milioni appena di investimenti l'anno che il patto di stabilità impone oggi ad una Regione come la Toscana? - si chiede il presidente – Cento milioni non solo per l'ambiente o la sismica ma per tutto. E' chiaro che se si vuole vivere in un paese più sicuro e più sereno bisognerebbe consentire, solo in Toscana, di spendere dieci milioni l'anno per dieci anni al di fuori dei tetti del patto di stabilità: cinque per la messa in sicurezza sismica degli edifici ed altrettanti da spendere per la prevenzione del rischio idraulico". Serve un piano decennale serio. Ma non basta. "Servirebbero anche leggi speciali sugli appalti – aggiunge Rossi - , leggi di monitoraggio e leggi di commissariamento. E' un nodo politico, una sfida per un'intera generazione politica ed è una questione che in Europa va messa bene in chiaro. Peraltro con un piano da 10 mili ardi l'anno per tutta l'Italia si creerebbero anche 200 mila posti di lavoro".

Accanto agli investimenti pubblici ci sono poi gli incentivi ai privati. "Misure come quelle del bonus fiscale sulle ristrutturazioni, che consentono di recuperare il 65 per cento della spesa in dieci anni e che sono state allargate anche agli interventi antisismici, vanno proseguite e rese stabili" sottolinea Rossi, riconoscendo l'azione del governo. Che funzionino del resto lo si è visto anche in Toscana, numeri alla mano, con un balzo in avanti delle autorizzazioni, che pure già erano stato numerose nel 2015, nel corso dei primi sei mesi di quest'anno. Dunque, per il presidente, occorre proseguire su quella strada.

Un conto corrente per le donazioni di tutta la Toscana

Un conto corrente unico dove far confluire tutte le donazioni per l'emergenza del dopo terremoto, quello che ha sconquassato borghi e paesi del centro Italia il 24 agosto, con 241 morti accertati ma purtroppo presumibilmente destinati a crescere, migliaia di sfollati e un bilancio che, ora dopo ora, assomiglia sempre più quello dell'Aquila del 2009, quando le vittime furono 309.

Per affrontare l'emergenza, mentre si continua a scavare tra le macerie di paesi che non esistono più, si stanno allestendo i campi per sfollati: due quelli in capo alla Toscana, a Mosicchio e Cornillo. Ma si raccolgono anche donazioni e per questo la Regione Toscana, assieme all'Anci (l'associazione dei comuni), ha attivato un conto corrente dedicato alla raccolta di fondi. Il conto è il n. 8888.32 "Toscana per l'emergenza terremoto centro Italia", attivato stamani presso la Banca Mps ag.17 in via Novoli a Firenze. Le coordinate bancarie sono Bban Q 01030 02818 000000888832, Iban IT 43 Q 01030 02818 000000888832, Bic PASCITM1F17

C'è anche chi offre materiali, ma l'importante in queste situazioni è coordinarsi. Alla Protezione Civile regionale continuano a arrivare infatti offerte di aiuto e di raccolte di vestiario e beni di prima necessità. Ma fino a questo momento il Comitato operativo nazionale non ha formulato richieste in tal senso. Pertanto si invita chiunque voglia organizzare simili servizi ad attendere disposizioni dalla Protezione Civile a seguito di un censimento accurato dei bisogni e delle necessità. Chi avesse da mettere a disposizione strutture d'accoglienza o attrezzature particolari per le operazioni di assistenza in loco, potrà segnalarlo a un account che sarà predisposto al più presto e verrà contattato in seguito.

Si ricorda che al momento, oltre che utilizzando il conto corrente attivato dalla Regione, si può aderire agli aiuti tramite gli sms attivati dalla stessa Protezione Civile per la raccolta fondi, inviando un messaggio al numero 45500, scrivendo "protezione civile pro terremotati". Il costo è di 2 euro.

Due i campi nel Reatino allestiti da Toscana

Saranno due i campi per gli sfollati del reatino allestiti dalla Toscana, oltre ad una base logistica a disposizione di tecnici e volontari. La decisione è stata presa stamani dopo il sopralluogo attorno ad Amatrice, uno dei paesi laziali, con Accumoli, più martoriato dal sisma del 24 agosto, dove il sindaco ha emesso un'ordinanza che dichiara inagibili tutti gli edifici del comune. La colonna mobile toscana era partita con l'incarico di allestire un campo unico, ma rispetto alla disponibilità di territorio è risultato ai primi sopralluoghi troppo grande: così è stato deciso di frazionarlo.

I tecnici toscani che stamani hanno fatto i sopralluoghi ad Amatrice hanno attraversato frazioni e paesi non meno devastati del capoluogo, con balconi e mura di casa appese a bave di cemento e fili di acciaio. I due campi toscani, con circa 250 posti complessivamente pronti per essere messi a disposizione dei cittadini, saranno allestiti a ridosso di Musicchio e Cornillo, due frazioni appunto di Amatrice.

La colonna toscana, ancora ferma a Rieti, si muoverà verso la destinazione finale e stasera tutti e due i campi dovrebbero essere pronti. Vista l'ordinanza del sindaco, tutti i cittadini del comune saranno costretti a passare le prossime notti in tenda. La colonna mobile toscana è composta da otto operatori della Protezione civile toscana, 230 volontari e 79 mezzi, compresa la componente sanitaria.

Le tende messe a disposizione sono in tutto 65: una da 100 posti e 64 da otto posti ciascuna, per un totale di 512 sistemazioni. Saranno allestiti anche moduli ristoro e cucine da campo, cinque bagni di cui uno per disabili oltre a cisterne di gasolio, un modulo officina, un modulo di documentazione e un modulo segreteria.

La Colonna mobile della Protezione Civile toscana è ad Amatrice

Arrivata a Rieti nella tarda serata di ieri, la Colonna mobile della Protezione civile regionale, accompagnata dall'assessore all'ambiente Federica Fratoni, è stata raggiunta alle 4 di notte dalle 130 persone e dai 50 mezzi che la sanità toscana messi a disposizione dalla sanità toscana.

I tecnici della Regione Toscana, in accordo con la Protezione civile nazionale, stanno compiendo ancora sopralluoghi nei pressi di Amatrice – dove si registra il maggior numero di persone sfollate - per individuare l'area migliore dove poter allestire il campo di accoglienza.

La Colonna mobile è composta da otto operatori della Protezione civile toscana, 230 volontari e 79 mezzi, compresi i volontari e i mezzi della componente sanitaria. Le tende messe a disposizione saranno in tutto 65: una da 100 posti e 64 da otto posti ciascuna, per un totale di 512 posti. Sarà allestito un modulo ristoro ed una cucina da campo, 5 bagni di cui uno per disabili oltre cisterne gasolio, un modulo officina, un modulo di documentazione e un modulo segreteria.

 

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Terremoto Centro Italia, la Toscana allestirà due campi a Musicchio e Cornillo

Saranno due (e non uno) i campi per gli sfollati del reatino allestiti dalla Toscana, oltre ad una base logistica a disposizione di tecnici e volontari. La decisione è stata presa stamani dopo il sopralluogo attorno ad Amatrice, uno dei paesi laziali, con Accumuli, più martoriato dal sisma del 24 agosto, dove il sindaco ha emesso un'ordinanza che dichiara inagibili tutti gli edifici del comune.

La colonna mobile toscana era partita con l'incarico di allestire un campo unico, ma rispetto alla disponibilità di territorio è risultato ai primi sopralluoghi troppo grande: così è stato deciso di frazionarlo. Nel reatino, tra Accumuli e Amatrice, si contavano stamani già 190 morti dei 247 finora accertati tra Lazio e Marche. Un bilancio pesantissimo, con altri 400 feriti di cui 264 ricoverati in ospedale e un numero imprecisato di dispersi. Ma moltissimi sono anche gli sfollati e dunque il contributo nell'allestimento dei campi diventa fondamentale: sempre stamani si contavano almeno 2500 persone che erano state costrette ad abbandonare la casa in tutta l'area del terremoto, di cui 1.500 nelle Marche tra Arquata e Pescara del Tronto.

I tecnici toscani che stamani hanno fatto i sopralluoghi ad Amatrice hanno attraversato frazioni e paesi non meno devastati del capoluogo, con balconi e mura di casa appese a bave di cemento e fili di acciaio.

I due campi toscani, con circa 250 posti complessivamente pronti per essere messi a disposizione dei cittadini, saranno allestiti a ridosso di Musicchio e Cornillo, due frazioni appunto di Amatrice. La colonna toscana, ancora ferma a Rieti, si muoverà verso la destinazione finale tra le 14 e le 14.30 e stasera tutti e due i campi dovrebbero essere pronti. Vista l'ordinanza del sindaco, tutti i cittadini del comune saranno costretti a passare le prossime notti in tenda.

Le squadre di Comune e Metrocittà stanno operando a Cornillo Nuovo e Musicchio Bandiere a mezz'asta, in segno di lutto per le vittime del terremoto, davanti Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana, e Palazzo Vecchio, sede del Comune. Al tempo stesso avanti con gli aiuti per i feriti e per la ricostruzione. La  squadra congiunta della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze ha trasportato nelle zone colpite del sisma un ponte radio e un generatore da 35 kw con la colonna mobile regionale. La squadra è impegnata da stamani in due frazioni di Amatrice: Cornillo Nuovo e Musicchio.

Le Protezioni civili della Città metropolitana e del Comune di Firenze si sono mobilitate anche per raccogliere beni di prima necessità. Tuttavia, dal Dipartimento della Protezione civile si fa sapere che in queste ore si sono già raccolte scorte sufficienti di cibo e indumenti. Dunque il modo migliore di aiutare in questo momento è l'sms solidale al 45500.

Per contattare la Protezione civile del Comune i cittadini possono chiamare lo 0557890 o scrivere una mail all'indirizzo protezionecivile@comune.fi.it, mentre per quella della Città metropolitana é necessario chiamare lo 0552761370 o scrivere alla mail protezionecivile@cittametropolitana.fi.it.

Le telefonate dovranno essere effettuate dalle 8 alle 19. E' preferibile che i cittadini inviino una mail con l'indicazione del proprio numero di telefono, dove potranno poi essere ricontattati.

Misericordie: oltre 200 volontari e 5 unità cinofile impiegate. Operativo il campo di Sant’Angelo ad Amatrice

Una nottata di lavoro incessante per i volontari delle Misericordie Italiane impegnate nei territori colpiti dal sisma di ieri notte. Sta per entrare in operatività il campo da 250 posti letto situato nella frazione di Sant’Angelo di Amatrice (a circa 25 km dal capoluogo Amatrice). In questo campo sono operativi 146 volontari delle Misericordie. Altri 35 volontari stanno operando nel posto medico avanzato ARES dell’Azienda di Emergenza Regionale del Lazio. Sono operative anche 5 unità cinofile che lavorano in tandem con quelle dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato fino alle 3 di stanotte e sono rientrate in attività questa mattina presto attualmente sono impegnate in alcuni palazzi crollati ad Amatrice. Altre 10 squadre delle Misericordie stanno raggiungendo a piedi alcune delle 61 frazioni di Amatrice, fornite di acqua e generi alimentari (partiti ieri sera grazie alla collaborazione tra Misericordie e Unicoop Firenze) e, soprattutto, sentire le esigenze della popolazione. È attiva anche un’ambulanza con medico- infermiere che lavora in coordinamento con il 118 a protezione alla popolazione che vive nelle case sparse.

"Il primo pensiero va a quei piccoli innocenti, tanti, tantissimi che hanno perso la vita in quelle macerie – afferma il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Roberto Trucchi-. E poi ai loro genitori, ai loro cari, e a tutte le persone che in una tiepida notte di fine estate sono andati a dormire tranquilli e mai più si sono risvegliati. Un pensiero e una preghiera per loro ma anche per tutti i volontari che si sono subito messi all'opera, senza indugio e senza paura, e che da ormai 30 ore stanno lavorando incessantemente per portare aiuto e assistenza a chi, in una manciata di minuti, ha perso tutto. Grazie dunque ai confratelli e alle consorelle che oggi più che mai, là dove tutto è macerie e lacrime, incarnano il più autentico e profondo spirito di Misericordia. Continuano le scosse, ma il loro cuore è saldo. La terra trema, ma loro no".

Alcune indicazioni per un contributo attraverso le Protezioni civili di Metrocittà e Comune di Firenze.

“Vorrei ringraziare tutti i cittadini che si sono mobilitati fin dalle prime ore di stamani per aiutare le persone colpite dal terremoto. Anche questa volta i fiorentini hanno dimostrato un grande spirito di solidarietà”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella che coglie l’occasione per lanciare un appello a tutti coloro che possono dare un aiuto alle popolazioni colpite dal sisma: “Rivolgetevi alle nostre Protezioni civili e seguite le loro istruzioni per fare delle donazioni. Anche un solo oggetto donato, penso a un pacco di pannolini per bambini o agli omogeneizzati, può essere di grande aiuto alle persone che sono in difficoltà”.

Possono essere raccolti olio, acqua, pasta e riso, scatolette varie contenenti pesce, carne, legumi e riso, biscotti secchi, pelati e sughi, alimenti per l’infanzia, sapone per adulti e bambini, shampoo, pannolini per bambini e anziani, assorbenti per donna, dentifricio e spazzolini e carta igienica.
Le Protezioni civili della Città metropolitana e del Comune di Firenze si sono mobilitate anche per raccogliere i beni di prima necessità (cibo e prodotti per l’igiene personale) che servono ai terremotati. Saranno loro poi ad occuparsi di farli arrivare a destinazione. Chi è interessato a fare una donazione dovrà contattare la Protezione civile comunale e della Metrocittá per telefono o via mail.

Per contattare la protezione civile del Comune i cittadini possono chiamare lo 0557890 o scrivere una mail all’indirizzo protezionecivile@comune.fi.it, mentre per quella della Città metropolitana é necessario chiamare lo 0552761370 o scrivere alla mail protezionecivile@cittametropolitana.fi.it.
Le telefonate dovranno essere effettuate dalle 8 alle 19. Dalla Protezione civile, però, fanno sapere che è preferibile che i cittadini inviino una mail con l’indicazione del proprio numero di telefono, dove potranno poi essere ricontatati.

Bandiere a mezz’asta, in segno di lutto, davanti Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana, e Palazzo Vecchio, sede del Comune. “Siamo addolorati dal terremoto che ha colpito tanti cittadini del Reatino e siamo in ansia per quanti sono sotto le macerie. Vogliamo anche noi aiutarli”, ha dichiarato il Sindaco Dario Nardella. Per questo sono partiti da Firenze mercoledì pomeriggio, per i territori colpiti dal sisma, una squadra congiunta della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze per trasportare un ponte radio.
“Abbiamo portato – spiega Angelo Bassi, consigliere delegato della Metrocittà alla Protezione civile – anche un generatore da 35 kw con la colonna mobile regionale. “La Sala di Protezione civile della Metrocittà nella notte del terremoto ha subito monitorato la situazione nel nostro territorio, dove il sisma è stato percepito con intensità, soprattutto in alcune zone. Ci sono giunte segnalazioni dai cittadini del territorio, in particolare da Firenze (all’Isolotto le scosse si sono sentite con forza), Mugello, Campi Bisenzio, Rignano sull’Arno, Empolese e Scandicci. Molti concittadini si sono collegati dalle località in cui sono in vacanza. Dal nostro monitoraggio, non risulta che nel nostro territorio vi siano stati danni a persone e cose”.

Il Dipartimento di Protezione civile ha attivato i numeri telefonici 840840 e 803555

Terremoto, anche il Comune di Collesalvetti è solidale

Scattata immediatamente la solidarietà delle imprese agricole

Parte domani il rimo camion frigo dal Mugello con destinazione nelle zone colpite dal terremoto. Ad aprire la missione solidarietà di Coldiretti Toscana è la Federazione Firenze-Prato che invia alle popolazioni terremotare carne sotto vuoto della Cooperativa Agricola di Firenzuola, latticini di Agricoop, farro dell’Azienda Poggio del Farro e patate. Destinazione il reatino.

Si sono mosse anche le aziende agricole della maremma che con Coldiretti Grosseto stanno allestendo il primo contingente di aiuti per le popolazioni colpite dal sisma inviando latte a lunga conservazione e biscotti della Cooperativa Latte Maremma e formaggi ed olio del Caseificio Sociale di Manciano.

“Il terremoto ha colpito duramente anche le aree rurali – ha dichiarato Antonio De Concilio Direttore di Coldiretti Toscana - lasciando stalle distrutte, casolari crollati, mancanza di energia elettrica e strade rurali interrotte che ostacolano nelle campagne isolate le necessarie operazioni di assistenza alla popolazione ma anche l’alimentazione, la mungitura, la cura degli animali e la consegna del latte, con migliaia di litri perduti”.

Per coordinare gli interventi la Coldiretti ha allestito una unità di crisi presso la Confederazione a Roma e due unità operative presso la Federazioni Provinciali di Rieti e di Ascoli Piceno Fermo.

“Si tratta di un’azione di solidarietà verso persone che stanno affrontando gravissime difficoltà e momenti di profonda paura – ha dichiarato Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana – ed il mondo agricolo sta rispondendo con la consueta generosità offrendo prodotti agro-alimentari, ma non solo, anche mezzi di lavoro, come trattori e spalatrici, per la pulizia delle strade dalle macerie”.

Terremoto: bandiere listate a lutto in Consiglio regionale

Bandiere listate a lutto in Consiglio regionale. In palazzo Panciatichi sono esposte a mezz’asta in ricordo delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Sul sito www.consiglio.regione.toscana.it continua l’adesione alla raccolta di sangue, promossa dalla Regione, e l’indicazione dei centri trasfusionali.


POLEMICA SU TERREMOTATI E MIGRANTI

IL RESOCONTO DELLA GIORNATA DI IERI

ATTIVATA UNA RACCOLTA FONDI DALL'EMPOLESE VALDELSA

L'EMPOLESE-VALDELSA SI MOBILITA

I GEOLOGI TOSCANA: TROPPE SCUOLE NON A NORMA ANTISISMICA

QUANDO IN TOSCANA MORIRONO 300 PERSONE

Bandiere a mezz'asta negli stabilimenti balneari e raccolta fondi in Versilia

Doccie e bagni dalla Misericordia di Santa Croce sull'Arno

Terremoto, solidarietà e sostegno concreto dal comprensorio del cuoio

Appello ai donatori di sangue

Le Protezioni civili della Città Metropolitana raccolgono generi di prima necessità

La Crose Rossa di Ponte a Egola si unisce alla colonna mobile regionale

La Misericordia di Santa Croce sull'Arno raccoglie coperte e cibo

Anso si mobilita per una raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate

Solidarietà di Confesercenti nei confronti della popolazione colpita dal terremoto

Bandiere in lutto sul comune di San Miniato


 



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