Maori, gli eroi del Chianti. Domani la proiezione del docufilm prodotto dai Comuni

27 luglio 1944: giorno della Liberazione di San Casciano. La comunità esulta insieme ai suoi eroi. I giovani soldati Maori, venuti dall'altro capo del mondo, liberano il territorio chiantigiano dalle truppe nazifasciste.

Il Comune di San Casciano ricorda il settantaduesimo anniversario della Liberazione proponendo domani, mercoledì 27 luglio alle ore 21,30, nell'arena entro le mura, la proiezione del docufilm “Kia Ora Maori Battalion, la storia del 28mo Battaglione Maori che contribuì a liberare i nostri territori nel luglio del '44”.

Interverranno il sindaco Massimiliano Pescini, il vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, le amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto, gli autori del docufilm, il presidente dell'Istituto della Resistenza in Toscana Matteo Mazzoni e i rappresentanti dell'associazione Progetto Irene.
Il tema della memoria è valorizzato con una proiezione cinematografica dedicata ai protagonisti della Liberazione del Chianti, i soldati Maori, organizzata dal Comune di San Casciano.

Il progetto di documentazione e produzione cinematografica “Kia Ora La Liberazione del Chianti e di Firenze attraverso le storie del ventottesimo Battaglione Maori” racconta la liberazione dei territori chiantigiani attraverso le storie del 28mo Battaglione Neozelandese, formato esclusivamente da Maori, giunti a liberare l'Italia dall'occupazione nazifascista.
Promosso da una ricco partenariato istituzionale (Comuni di Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano Val di Pesa, Montespertoli, Scandicci e Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana), il documentario è un’opera collettiva a cui hanno collaborato Manuela Critelli che ha curato la regista, Claudio Teobaldelli che ne ha diretto le musiche e Stefano Fusi che ha condotto il percorso di ricerche storiche e di testimonianze.

Il film vuole far rivivere i rapporti, le relazioni fra le storie dei due popoli e di come essi riuscirono ad integrarsi, nonostante la morsa ed il dramma della guerra, nell’estate del ’44, mostrando reciprocamente rispetto, concretezza, dignità, amicizia e lealtà.

Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti fiorentino

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