
E' una delle persone che per il carcere femminile del Pozzale si è sempre esposta in prima persona, dimostrando il coraggio di non nascondere un passato fatto di errori e superato con una grande forza di volontà e grazie anche a quanto ha trovato proprio dentro la struttura lungo la Provinciale Valdorme. Per questo, ora che è ufficiale il cambio di destinazione in Rems del carcere femminile del Pozzale, due parole con Patrizia Tellini sono d'obbligo, in fondo si parla di quella che considera quasi come una sua seconda casa. La sua voce si unisce a quella forte che ha alzato la politica locale, ma la sua è la voce di chi quel posto lo ha vissuto e sa per esperienza diretta quanto è importante
Con la seconda carcerazione ero a Lucca - ricorda - e fui chiamata a entrare nel programma di custodia attenuata di Empoli. Con quel gesto mi aprirono una grande finestra verso il mondo esterno e non è un caso se molte ragazze che hanno condiviso lo stesso percorso ricordano il carcere del Pozzale come un seme di rinascita per l'aria che si respira in quel posto. Io lì entro ed esco sempre col sorriso
La notizia è stata un fulmine a ciel sereno?
Di questa decisione di convertirla in Rems si parlava dopo l'esigenza, per legge, di chiudere l'Opg. Tutti noi speravamo che ci potessero essere altre strutture in grado di svolgere questo compito anche perchè lì dentro ci sono persone che stanno facendo un percorso per poi tornare nella vita di tutti i giorni ed ora ci chiediamo cosa succederà
Già, alle ragazze che succederà?
La mia speranza come ragazza fuori è che questo gruppo possa proseguire nel suo percorso, ma come poterne essere sicuri? Certamente la direzione del carcere e chiunque può farlo si muoverà, ma nessuno può sapere cosa sarà delle ospiti. In un attimo ti portano via, come un pacco postale, raccogli in fretta la tua poca roba e ti caricano su un blindato. Destinazione? Solliccianino? Magari, perché sotto la direzione della nostra ex direttrice Margherita Michelini il percorso andrebbe nella giusta direzione. Ma Solliccianino nasce come custodia attenuata maschile e quindi sarà riconvertita? E i soldi? Oppure si mettono le donne in un maschile? Le domande purtroppo sono tante e ad ora non c'è risposta
Come hai scritto sul tuo profilo Facebook, queste cose sono un trauma per chi le vive
I trasferimenti non sono mai un bel sentire, ve lo assicuro. Quando hai il tuo percorso già delineato e ti svegliano urlando che è arrivata la scorta, credetemi, è una violazione. Ti colpisce. Ti impaurisce. Torni ai vecchi meccanismi. Sono un numero, ma perché? Che cosa ho fatto? Quello che di buono fatto, non varrà più, tanto sono carcerate, un luogo vale l'altro e arriveranno comunque al fine pena. Le persone si proteggono soprattutto dietro le sbarre, senza se e senza ma. Si tende loro la mano e si rispetta quello che fino a qualche ora prima in quell'istituto si viveva
E li si vivevano tante cose importanti
Sì, e tante ne avevamo in mente a partire dalla festa del ventennale a cui già pensavamo da tempo. Sono sempre state numerose le attività dentro al carcere, portate avanti da associazioni di ogni genere, sempre supportate ed aiutate dalla politica, tutte con l'obiettivo di reinserire gradualmente queste ragazze
Che speranze hai per le tue amiche del carcere?
Devono accettare la situazione, spero solo che venga data loro la possibilità di continuare quanto fatto a Empoli. Ad esempio, se una ragazza viene trasferita a Firenze che possa proseguire il percorso lavorativo che ha iniziato, ma confesso che sono preoccupata perchè, quando cambi sede, riparti sempre da zero. In questo momento sono più le paure che le sicurezze ed è tanto il dispiacere anche perchè, purtroppo, non solo le ragazze ma anche Empoli perde qualcosa di bello ed importante
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