Teatro, sei giorni di festival pieni di appuntamenti

Si alza il sipario sul Festival VolterraTeatro che per la sua XXX edizione propone una riflessione sulla Città Ideale e sull’Utopia. Lo storico festival, che si svolgerà dal 25 al 31 luglio 2016 nei Comuni di Volterra, Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C., è diretto da Armando Punzo; la cura del progetto è di Carte Blanche e, per la prima volta, secondo un innovativo modello di startup gestionale unico nel panorama culturale italiano, in sinergia con la straordinaria Associazione Culturale giovanile e studentesca VaiOltre!, i cui membri affiancano il team professionale di Carte Blanche. Molto importante è la collaborazione con Accademia dei Riuniti-Teatro Persio Flacco.
Il festival sarà un’opera nel suo insieme, attraverso una sinfonia di spettacoli, palcoscenici, atmosfere, incontri, persone, relazioni, che sprigionano il senso della possibilità dell’impossibile, che sperimentano una lingua attraverso cui ’pensare l’impensato’, il coraggio e la voglia di lavorare concretamente al futuro, di superare quella sensazione di impossibilità a qualsiasi azione e decisione che caratterizza la nostra società. Accanto alla storica presentazione del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza, tra gli artisti e gli intellettuali ospiti al festival, Archivio Zeta, Roberto Latini, Massimiliano Civica, Gli Omini, Teatro delle Ariette, Mario Perniola, Marino Sinibaldi, Adriana Follieri/Manovalanza, Graziano Graziani, Ginetta Maria Fino e Giuseppe Mainieri, IsoleComprese Teatro, Andrea Salvadori, Marzio Del Testa, poeti e artisti dell’Associazione Ultima Frontiera, Nadia Giannoni, Cristina Valenti, Rosanna Massarenti, Fabio Francione, tutti con articolati progetti teatrali, performativi, poetici, musicali ed editoriali, fortemente collegati al tema della Città Ideale.
Tra gli appuntamenti imperdibili della prima giornata l'anteprima nazionale del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza, Dopo la Tempesta. L'opera segreta di Shakespeare, e un tris di spettacoli al Teatro Persio Flacco di Volterra: Antologia del Nulla, progetto di Alessandro Fantechi e Elena Turchi/Isole Comprese Teatro per il coordinamento Teatro come Differenza, il commovente Non Mi Ricordo di Ginetta Maria Fino e Giuseppe Mainieri, e l'azione collettiva De Bello Civili, condotta da Adriana Follieri/Manovalanza. Nel frattempo, al Teatro dei Coraggiosi di Pomarance, va in scena il primo appuntamento con il progetto Tutto quello che so del grano del Teatro delle Ariette.

Prima giornata di festival: 25 luglio 2016
VOLTERRA
Il festival è strettamente intrecciato, come sempre, nei temi, nelle modalità, nelle atmosfere, al progetto artistico di Armando Punzo con la Compagnia della Fortezza, che dopo il primo acclamato studio sull’opera del Bardo dello scorso anno presenta l’attesissimo Dopo la Tempesta. L’opera segreta di Shakespeare (dal 25 al 29 luglio, anteprima nazionale, Fortezza Medicea, ore 15,00) un’opera monumentale che si confronta con tutto Shakespeare e con l’eredità filosofica che rappresenta, nell’anno del quattrocentenario dalla sua morte. Un’opera totale che stravolge il canone occidentale di cui anche l’autore inglese è stato inventore, che stravolge il tempo, lo spazio, il ritmo, per mettere in discussione l’uomo, la sua forma rigida, la sua storia ingessata: l’apoteosi di quella utopia della libertà, della libertà dell’uomo di poter comunque, sempre, riscrivere tutto, anche quello che sembra impossibile da cambiare e da reinventare. Come storicamente avviene, dopo le repliche in carcere, lo spettacolo verrà presentato in anteprima anche in un teatro all’italiana: quest’anno, eccezionalmente, nel Teatro Florentia del suggestivo villaggio di Larderello, concepito a suo tempo seguendo i dettami architettonici e strutturali di una “cittadella ideale” (30 luglio, anteprima nazionale).
Dopo lo spettacolo della Compagnia della Fortezza, ancora in carcere, la scrittrice Nadia Giannoni incontrerà il pubblico per la presentazione del suo ultimo romanzo NESSUNO HA Il DIRITTO DI CHIAMARSI AMORE (Robin edizioni 2014). (25 luglio, Fortezza Medicea).
Cuore pulsante della Città Ideale sarà il Teatro, inteso come luogo ideale di ogni città di ogni tempo, il luogo dell’anima nella sua configurazione concreta e visibile; nelle parole di Armando Punzo «il teatro come architettura concreta di uno spazio impalpabile, spazio dentro l’uomo che è contro la logica del quotidiano, da coltivare, da far crescere». In questo caso il cuore della Città Ideale di VolterraTeatro sarà quindi, grazie all’importantissimo sostegno e alla preziosa sinergia collaborativa con l’Accademia dei Riuniti, il Teatro Persio Flacco di Volterra, per la prima volta un teatro completamente trasfigurato dalla presenza di spettacoli, laboratori, mostre, installazioni, persone, a ogni ora, senza soluzione di continuità, e in ogni suo spazio. Un luogo sempre aperto, crocevia culturale della città, abitato dalla musica e dai libri, dai teatranti, dai poeti, dagli organizzatori, dagli spettatori, adulti giovani e bambini, dai giornalisti, dai passanti. Non solo palcoscenico per gli spettacoli, quindi, ma luogo di aggregazione e di incontro, base operativa degli organizzatori del festival e delle associazioni coinvolte, salotto letterario e temporary bookshop.
Grande attenzione è riservata, come storicamente avviene, al proporre una convivenza di senso tra alcune tra le più interessanti e affermate compagnie italiane e le formazioni emergenti che conducono una rigorosa e promettente ricerca. Quest’anno non più chiamate ad abitare luoghi inconsueti, ma a rendere inconsueto e sorprendente il teatro stesso, per restituire forza e valore all’architettura deputata.
Si comincia, in questa prima giornata, con Teatro come Differenza, un coordinamento di gruppi teatrali e di registi che operano nella salute mentale nell’area fiorentina, per la realizzazione di progetti e visioni collettive, che presenta Antologia del Nulla, progetto di Alessandro Fantechi e Elena Turchi, un laboratorio clandestino sulla poesia. Quindici attori autori, utenti del Servizio di Salute Mentale di Firenze, conducono una ricerca sul nulla che rappresenta le nostre paure ma è anche fonte di tutte le nostre potenzialità inespresse.(Volterra, Teatro Persio Flacco, 25 luglio ore 17,30)
Grande ritorno per l’emozionante Non mi ricordo di Ginetta Maria Fino e Giuseppe Mainieri, uno spettacolo unico, forse neanche uno spettacolo, come affermano i registi Corrado Nuzzo e Maria Di Biase. Ginetta Maria Fino lavora sul teatro di memoria, ma la storia da ricostruire, grazie ad un puzzle fatto di documenti, lettere, ricordi, tracce audio, è quella di Pino, suo marito, che ha completamente dimenticato il passato dopo un drammatico incidente. Una storia intima e sofferta, commovente, che i due portano in scena con straordinaria naturalezza. (Volterra, Teatro Persio Flacco, 25 luglio, ore 18,30)
Con De Bello Civili. Un’azione collettiva, una creazione originale per VolterraTeatro di Adriana Follieri/Manovalanza, sempre nel Persio Flacco, in un particolare itinerario tra i diversi spazi, si realizza un incontro che scorge le complesse dinamiche di esistenza e resistenza individuali e collettive, per scrivere insieme il nostro De Bello Civili. I cittadini diventano coreuti il cui dono di scambio viene guidato verso la costruzione di una mappa scenica collettiva che afferisce a cinque sotto-mondi di conflitto. Una creazione istantanea e condivisa di materiali, immagini e azioni verso una grande installazione abitata da attori: questo coro di pubblico attivo è la geografia umana tutta, che torna ad abitare la scena sottratta. (Volterra, Teatro Persio Flacco, 25 luglio, ore 19,30)

POMARANCE
Il Teatro delle Ariette torna a VolterraTeatro, che rappresenta per la Compagnia una seconda casa artistica, presentando il suo ultimo amatissimo spettacolo: Tutto quello che so del grano.(25 luglio Pomarance, Teatro dei Coraggiosi, ore 21,30). Una lunga lettera indirizzata allo spettatore, una sorta di pausa, una meditazione collettiva su quello che sappiamo di noi stessi, dei nostri simili e della terra che abitiamo. La condivisione di un sapere intuitivo e sentimentale, che appartiene al campo dell'esperienza materiale: i ricordi, le emozioni, i sentimenti, la farina, l'acqua, il pane e il vino. Al pubblico è richiesto di portare una focaccia, o una pizza, o un pezzo di pane o la torta fatta in casa, da condividere dopo lo spettacolo. E prima dello spettacolo serale, le Ariette conducono anche un Evento Teatrale Collettivo (dalle 16,00 alle ore 19,00) abitando il teatro per un intero pomeriggio, accogliendo gli spettatori nello spazio scenico di Tutto quello che so del grano. Ai partecipanti è richiesto di portare una focaccia, o una pizza, o un pezzo di pane preparato a casa o comprato dal fornaio di fiducia, e di portare una lettera, scritta o ricevuta, che sta loro particolarmente a cuore.
Lo spettacolo, nelle giornate successive sarà in replica anche negli altri comuni del Festival (26 luglio Volterra, Teatro Persio Flacco - 27 luglio Montecatini V.C., Granaio di Castello Ginori di Querceto - 28 luglio Castelnuovo V.C., Centro La Pista).
MOSTRE E INSTALLAZIONI
Grande spazio, come di consueto, all’arte visiva e alle installazioni, soprattutto nell’anno in cui a ospitare il festival in tutte le sue articolazioni è soprattutto il Teatro Persio Flacco nella sua veste più sorprendente.
Proprio all’interno di inaspettati spazi del Teatro, infatti, espongono, da oggi al 30 luglio: gli artisti dell’Associazione Ultima Frontiera, che in corrispondenza della performance poetica Arte (Ri)costituente, propongono una mostra omonima di opere grafiche e pittoriche sulla Costituzione Italiana; Manola Del Testa e ALP Animation Lights Project che propongono invece una installazione multimediale realizzata con il cristallo ispirata alla Città Ideale dal titolo Riflessi di mondi possibili. Ginetta Maria Fino esporrà invece tutti i suoi preziosissimi libri d’artista realizzati negli anni con il legno delle cassette da frutta e una molteplicità di materiali riciclati, in una mostra intitolata Vedo ancora la bellezza degli alberi nelle cassette.

Nello spazio espositivo delle Logge di Palazzo Pretorio in Piazza dei Priori, dove storicamente era allestito il punto informazioni, quest’anno dislocato al Teatro Persio Flacco, viene allestita una grande mostra sui Trent’anni di VolterraTeatro a cura di Carte Blanche e di Stefano Vaja. Nel trentennale dalla fondazione di uno dei più longevi festival teatrali italiani, una doppia mostra ne ripercorre la storia tratteggiando i caratteri della sua evoluzione, attraverso l’iconografia che ne racchiude simbolicamente, anno per anno, lo spirito. Accanto ai trenta manifesti storici, riuniti per la prima volta in una mostra dedicata, il fotografo Stefano Vaja espone gli scatti più significativi realizzati negli anni di direzione artistica di Armando Punzo intitolati fin dall’inizio ai Teatri dell’Impossibile, che dà infatti il titolo a questa sezione dell’esposizione. A coronamento preziosissimo e simbolico della mostra, nel centro della gallery campeggia Luz Utòpia, una installazione di cristallo e luce, simbolo proprio della trentesima edizione intitolata alla Città Ideale, realizzato appositamente dai maestri soffiatori di Collevilca, grazie a una prestigiosa collaborazione con il Consorzio del Cristallo di Colle Val d’Elsa (Volterra, Logge di Palazzo Pretorio, 25/30 luglio)
LABORATORI

Anche i laboratori quest’anno abitano gli spazi del Teatro Persio Flacco. Da questo lunedì al 28 luglio Marzio Del Testa in collaborazione con Quartiere Tamburi conduce un master/laboratorio ritmico di percussioni di insieme intitolato Carnival of Light. .

PROGETTI CREATIVI, LIBRI, BISTROT E DOPOFESTIVAL
Fino al 30 luglio, dalla mattina alla sera, nel Teatro Persio Flacco, saranno sempre attivi il centro accoglienza pubblico e informazioni, il temporary bookshop Via dalla Pazza Folla a cura di Libreria L’Araldo, l’Utopia Bistrot a cura di pub Quo Vadis, le vendite delle VT Banner Bags realizzate da Valentina Cioni con il riciclo creativo dei banners storici di VolterraTeatro e le maglie d’autore serigrafate, Cuore Sacro, di Carlo Gattai e Enrico Pantani. Tutti i giorni verranno raccolti Desideri per una Città Ideale riposti in biglietti segreti per un futuro progetto di Armando Punzo. Tutte le sere, fino a tarda notte, musica ed eventi a sorpresa con Utopia Night Fest, serate d’incontri con artisti, VaiOltre! Music Live, Orsetto Vegan Dj, ballo e interventi a sorpresa.

Fonte: Ufficio Stampa

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