Critica dei commercialisti all'Agenzia delle Entrate: "Timing impegnativo porta a disagi"

L'Agenzia delle Entrate di Empoli

"L’Agenzia delle Entrate, con comunicato indirizzato agli Intermediari (ovvero: i Commercialisti), informa che  “A partire dal 21 luglio p.v. e nei giorni immediatamente successivi l’Agenzia delle Entrate provvederà, attraverso il canale telematico Entratel, a segnalare agli intermediari le irregolarità nell’attività di trasmissione delle dichiarazioni fiscali risultanti dall’incrocio dei dati presenti nel Sistema informativo dell’Anagrafe tributaria con riferimento agli anni 2013/2014.”

Ovviamente, si precisa che “Qualora non vengano forniti elementi utili alla verifica della regolarità dell’attività di trasmissione telematica, si procederà alla contestazione delle irregolarità e all’irrogazione della sanzione…”.

 

A quanto sopra si aggiunga che in questi giorni l’Agenzia delle Entrate sta inviando ai nostri clienti la richiesta dei documenti (oneri deducibili, ritenute subite e quant’altro) relativi al modello UNICO 2014 con obbligo di consegna entro 30 giorni dal ricevimento.

 

Tutto sacrosanto, ci mancherebbe. Giusta la segnalazione delle irregolarità e giusta la richiesta di collaborazione per la verifica che con l’intervento dei Commercialisti porta nella stragrande maggioranza dei casi all’allineamento dei dati senza danno per l’Erario e sanzione per il contribuente.

Quello che guasta questo quadro è il TIMING.

 

I Commercialisti hanno elaborato i complicati conteggi necessari al pagamento delle imposte: per la scadenza del 16 giugno 2016; per la scadenza con proroga del 6 luglio 2016; sono attualmente al lavoro (sempre frenetico) per la ulteriore scadenza del 18 luglio 2016 (per il pagamento con maggiorazione dello 0,4%) e del 22 agosto 2016 (per il pagamento dei soggetti con proroga e con maggiorazione sempre dello 0,4%).

La proroga delle scadenze non è stata chiesta né concessa in modo immotivato.

 

Sommare agli impegni di cui sopra anche il lavoro di  verifica delle irregolarità risultanti dall’incrocio dei dati  porta un enorme disagio.

 

Non è accettabile che si cumuli ogni impegno in un così ristretto periodo di tempo.

Non crediamo che il flusso massivo di richieste non possa essere prodotto - per il futuro – in un periodo meno rovente (e non per motivi climatici)".

 

 

Il direttivo ACCEVE

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