Giachi soddisfatta: "Nei sondaggi voti alti per le nostre strutture"

Cristina Giachi

Sulla pagella della scuola dell’infanzia (sia quella gestita solo direttamente dal Comune che quella con l'appalto) i fiorentini mettono un voto alto. È quanto emerge dai dati del questionario messo a punto dall’università di Firenze per conto del Comune e illustrati questo pomeriggio dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi alle insegnanti (mentre domani sarà presentato ai genitori). L’indagine (5 ambiti di osservazione analizzati attraverso 17 quesiti relativi a indicatori di qualità) era rivolta a genitori, insegnati e custodi ed ha visto la collaborazione dell’ufficio statistico comunale. I cinque ambiti riguardavano le caratteristiche strutturali di ciascuna scuola, il contesto, il gruppo di lavoro, la relazione e comunicazione e, infine, il progetto pedagogico e didattico.
Nel complesso il giudizio dato dagli oltre 1200 intervistati raggiunge una votazione tra 3,5 e 4 su una scala numerica che va dallo 0 a 5.
«L’indagine è stata realizzata nel periodo aprile-maggio di quest’anno – ha spiegato la vicesindaca Giachi – con l’intenzione di rilevare la qualità dei servizi. In generale si rileva che le medie dei punteggi sono tutte molte alte. E le differenze tra il servizio gestito direttamente dal Comune e quello pomeridiano in appalto sono minime, tra lo 0,1 e lo 0,4. Un dato molto positivo considerando che quest’ultima novità è stata introdotta solo a partire da quest’anno scolastico e che si tratta di un servizio molto complesso, come abbiamo detto più volte».
«In particolare – ha aggiunto la vicesindaca – sull’ampliamento dell’offerta formativa, che riguardava il quinto ambito di osservazione, il dato medio assoluto è 3,86: 3,6 per le scuole in appalto e 3,9 per quelle senza appalto. Anche sulle attività educative pomeridiane gli scarti sono minimi: il dato medio assoluto è del 3,50, le scuole con l’appalto registrano un 3,4, quelle senza un 3,5».
Sulla struttura e manutenzione il dato medio assoluto è pari a 3,3 (3,4 per le scuole in appalto e 3,2 senza), sulla presenza di spazi esterni funzionali del 3,4 (3,62 per le scuole in appalto e 3,3 per quelle senza appalto), sulla comodità e funzionalità dei locali si arriva al 3,4 (3,5 e 3,40 a seconda si tratti di scuole con l’appalto e scuole senza). Quanto al secondo ambito di osservazione, quello che riguardava il contesto, l’organizzazione e gestione degli spazi ha un dato del 3,6 (non c’è praticamente differenza tra le scuole in appalto e quelle senza), la cura dell’igiene 3,7 (3,6 per le scuole in appalto e 3,7 per quelle senza appalto).
Per il terzo ambito di osservazione, il gruppo di lavoro, sulle competenze professionali il dato medio assoluto è del 3,9 (3,7 per le scuole con l’appalto, 4 per quelle senza). Anche per il quarto ambito i dati medi assoluti sono alti: si va dal 4,1 per la cura della relazione tra insegnanti, educatori e bambini (4 per le scuole con appalto e 4,2 per quelle senza) al 3,62 per quanto riguarda la relazione scuola famiglia (3,5 per le scuole con appalto e 3,6 per quelle senza).
«Alla luce di questi dati – ha concluso Cristina Giachi – è opportuno affrontare tutte le criticità (che riguardano soprattutto le strutture), continuando a lavorare sugli aspetti positivi presenti, che qualificano l’offerta formativa. Individuando collegialmente le strategie, sostenibili e più efficaci, da adottare nel prossimo anno scolastico. Intanto voglio ringraziare chi ha collaborato, chi lo ha fatto aderendo alla proposta e comprendendo le ragioni di buona amministrazione che ci hanno portato alle novità organizzative e, di più, chi lo ha fatto mettendo da parte le proprie convinzioni e il proprio scetticismo e prendendosi cura del servizio pubblico. Il sondaggio si dimostra inoltre un ottimo strumento di miglioramento del servizio offrendo al coordinamento e a tutti gli operatori indicazioni utilissime su ciò che può e deve migliorare. Tutti possiamo fare di più e meglio. E lo faremo».

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa+

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