
“Morosov è un artista di grande fama mondiale. Con questa iniziativa, in Consiglio regionale anticipiamo quel Pontifex Maximus che sarà una mostra di grande richiamo internazionale al Museo archeologico di Napoli. Questa dunque è un’esposizione di grande prospettiva. E’ un ponte che lega il passato al presente, l’Est all’Ovest, la contemporaneità dell’arte al fascino dell’archeologia”.
Così si è espresso il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenendo all’anticipazione della mostra “Pontifex Maximus” che ha preso il via questa mattina a Palazzo Bastogi e che rimarrà visitabile nella Sala delle Feste fino a mercoledì 15 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19, dal lunedì al venerdì. La mostra, che si colloca nella cornice di una delle collezioni di arte classica più importanti del mondo, quella moscovita, coniuga l’arte classica a quella contemporanea. Dopo Firenze e Napoli, l’esposizione si sposterà al Museo d’arte moderna di Mosca.
L’artista, Alexey Morosov, è nato a Biškek, attuale capitale del Kirghizistan, città che ai tempi dell’Unione Sovietica si chiamava Frunze, ma che da sempre è punto di incontro tra culture ed etnie diverse, trovandosi al crocevia tra le vie di collegamento con la Russia e la Cina. Laureato in Scultura all’Istituto d’arte dell’Accademia di Stato di Mosca, dove si è formato culturalmente ed artisticamente, Morosov è da tre anni direttore dell’Accademia d’arte di Mosca e membro della prestigiosa Accademia russa delle arti. Vive e lavora tra la Russia e l’Italia, esattamente a Lucca.
All’inaugurazione dell’esposizione fiorentina, a Palazzo Bastogi del Consiglio toscano, hanno partecipato anche il direttore del Museo archeologico di Napoli, Paolo Giulierini, e la direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Mosca, Olga Strada.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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