
Ma la Regione ha mai controllato l’impiego del finanziamento regionale da 900mila che il Comune di Certaldo ha utilizzato per il restauro e consolidamento di Palazzo Pretorio, sua residenza storica? Sono sopraggiunte ulteriori spese, ed eventualmente possono rappresentare danno erariale? Sono in sostanza queste, oltre alla richiesta dei pronunciamenti del Genio Civile e altra documentazione, le domande con cui il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai sottopone alla giunta regionale toscana – a un anno di distanza da un documento affine presentato nel Consiglio comunale di Certaldo dal consigliere di Forza Italia Lucia Masini – il caso delle opere di restauro e consolidamento di Palazzo Pretorio, sede del Comune di Certaldo, appunto.
L’iniziativa prende le mosse dalle criticità rilevate dal Genio Civile sulle opere. Mugnai riassume così la vicenda nella sua interrogazione: «Palazzo Pretorio, residenza storica del Comune di Certaldo, è stato luogo di restauro e consolidamento grazie ad un finanziamento regionale di 900.000 Euro. Nel giugno 2015 il Comune di Certaldo informa la cittadinanza a mezzo stampa che, a seguito di accertamenti effettuati sul progetto, avrebbe rilevato che il progetto non era stato trasmesso al Genio Civile della Regione Toscana e quindi decise di inviargliene copia per sapere se Palazzo Pretorio potesse rimanere aperto al pubblico, sia come spazio museale che come sede di matrimoni ed eventi culturali. Il Comune in via cautelativa, avrebbe disposto la chiusura al pubblico di alcuni spazi quali il Torrione situato sul retro del Palazzo, le ex carceri maschili, la torre dell’orologio con il camminamento sopra i merli, le stanze denominate “scrittoio del Vicario” e “Camera del cavaliere”, il percorso pedonale esterno al Palazzo e vicino al Torrione. Sarebbe stato inoltre disposto il transennamento di un lato delle mura del giardino della Casa da tè: le chiusure non impedirebbero comunque l’apertura al pubblico di Palazzo Pretorio, della nuova biglietteria con annesso bookshop, delle sue sale espositive, dei suoi giardini, della ex chiesa di San Tommaso e Prospero, sia come spazi museali, sia come luoghi di svolgimento di matrimoni e sedi di mostre e importanti eventi culturali».
«Dopo aver svolto alcuni accertamenti sul progetto e sui lavori, sarebbe emerso come la realizzazione di alcune opere sia avvenuta in difformità alle perizie suppletive approvate: preso atto delle osservazioni e delle indicazioni contenute nella risposta avuta dal Genio Civile, il Comune di Certaldo avrebbe riavviato il procedimento finalizzato all’annullamento di tre certificati di regolare esecuzione dei lavori. Il Genio Civile si sarebbe pronunciato in merito a 13 specifici interventi esprimendo perplessità di varia natura. In alcuni casi riterrebbe che gli interventi non siano incompatibili con le norme tecniche, in altri richiederebbe ulteriori accertamenti che comporterebbero prove di carico».
Da qui i quesiti, con Mugnai che adesso vuol sapere «se la Regione sia a conoscenza delle modalità di utilizzo del finanziamento concesso al Comune di Certaldo», «se effettui il controllo delle opere realizzate grazie ai finanziamenti concessi», «se ci siano state ulteriori spese sopraggiunte (oltre al finanziamento regionale concesso) e se queste possano rappresentare un danno erariale» e chiede «copia dei pronunciamenti formulati dal Genio Civile e le tabelle relative ai finanziamenti erogati dalla Regione per Palazzo Pretorio negli ultimi dieci anni».
Fonte: Consiglio Regionale della Toscana
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