
Focus sul Sahara occidentale e sulla questione dei Saharawi, quest’oggi, giovedì 5 maggio, a Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio toscano. L’occasione è stata fornita dalla presentazione del libro “Memorie nomadi”, incentrato su “dolore e resistenza nel Sahara occidentale”, scritto da Carlos Martin Beristain, Alonso Gil e Federico Guzman e tradotto in italiano da Jacopo Bertocchi, giornalista e vicesindaco di Campiglia Marittima.
“La Toscana ha una grande tradizione di amicizia e di collaborazione con il popolo dei Saharawi”, ha detto il presidente dell’Assemblea regionale, Eugenio Giani, intervenendo all’iniziativa. “Firenze è gemellata con El Aaiun da molti anni. La Toscana ed i toscani sono storicamente attenti e sensibili verso questo popolo in lotta ormai da quarant’anni per la propria libertà e l’indipendenza dal Marocco. Questo libro va proprio nel senso di una sensibilizzazione opportuna e concreta sull’intera questione. Noi continueremo a far sentire la nostra voce in difesa dei diritti umani. Per questo, oggi, abbiamo deciso di presentare questo volume in Consiglio, per significare la nostra partecipazione”.
Parole a favore del libro oggi sono state espresse anche dal consigliere Gianni Anselmi, promotore dell’iniziativa, il quale ha sottolineato che “dall’occupazione spagnola a quella marocchina, con la guerra sempre in atto, da quarant’anni il Sahara occidentale è una terra senza pace, martoriata, dove tuttavia le sparizioni forzate e la detenzione in centri clandestini dei prigionieri politici e di guerra, tenuti in condizioni terribili, raccontano anche della capacità degli esseri umani di far fronte e superare le atrocità”. Questo libro, ha detto Anselmi, “racconta anche questo, racconta della lotta per l’autodeterminazione del popolo Saharawi, delle donne che ci insegnano la saggezza e il coraggio, degli uomini che combattono per l’indipendenza nel Fronte Polisario, ma è anche il frutto di un progetto di ricerca sulle violazioni dei diritti umani ed è un progetto che va fatto conoscere e sostenuto”.
Anselmi ha voluto “esprimere un particolare plauso nei confronti dell’associazione Gdeim Izik che negli anni si è fatta costantemente portatrice di una connessione diretta fra la Val di Cornia ed i Saharawi coinvolgendo le istituzioni e tanti cittadini in numerosi progetti”. E ha aggiunto: “Sono orgoglioso di rappresentare una terra che non ha mai smarrito la ricerca di libertà, autodeterminazione e solidarietà, impegni che nessuno di noi dovrà abbandonare”.
Il Sahara occidentale è una regione del Nordafrica sotto l’occupazione marocchina. Ex colonia della Spagna, il territorio è oggi conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario, che ne ha dichiarato l’indipendenza proclamando la Repubblica democratica araba dei Saharawi.
Alla presentazione del libro, con Giani ed Anselmi, oltre a Bertocchi ed a uno degli autori, Beriatain, hanno preso parte anche il presidente onorario dell’associazione Gdeim Izik Maurilio Campani, il senatore Stefano Vaccari in qualità di presidente del gruppo interparlamentare per il Sahara occidentale, Gianni Tognoni in quanto autore della prefazione e presidente del Tribunale permanente dei popoli, Omar Mhi in rappresentanza del Fronte Polisario e Marina Cascella della Fondazione Kennedy.
Il libro, pubblicato su iniziativa dell’associazione Gdeim Izik di Piombino con il sostegno del Kennedy Human Rights e del Comitato di sostegno al Tribunale permanente dei popoli, propone storie ed illustrazioni tratte dal progetto di ricerca sulle violazioni dei diritti umani nel Sahara occidentale, condotto da Beristain. Sono parte delle testimonianze documentate nel rapporto “El Oasis de la memoria” pubblicato dall’Istituto superiori di studi sulla cooperazione internazionale dell’Università statale dei Paesi Baschi. Le storie si snodano in un percorso di “dolore e resistenza lungo ormai quasi quarant’anni”. Il volume è edito da Bandecchi e Vivaldi di Pontedera.
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