Shelbox, fine anno con la visita di quattro sindaci: "Insieme per trovare una soluzione".

La conferenza stampa di fine anno alla Shelbox di Castelfiorentino (foto gonews.it)

Uniti per trovare una soluzione alla vicenda della Shelbox, l’azienda di case mobili di Castelfiorentino che ha chiuso i battenti più di un anno fa lasciando senza lavoro quasi 150 dipendenti. È un preciso segnale e allo stesso tempo la conferma di un impegno quello che i sindaci della Valdelsa hanno voluto lanciare questa mattina, lunedì 30 dicembre, durante la visita al presidio allestito dai lavoratori dell’azienda, in particolare dalla RSU che si batte con forza per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza di una battaglia che non ha riflessi solo occupazionali, ma implica conseguenze rilevanti per l’intero assetto socio-economico del territorio.

Alla visita di questa mattina erano presenti i sindaci di Castelfiorentino Giovanni Occhipinti (che è anche delegato al Lavoro dell’Unione dei Comuni), di Certaldo Andrea Campinoti, di Gambassi Terme Federico Campatelli e di Montaione Paola Rossetti. Ha fatto pervenire la sua piena adesione alle finalità dell’incontro anche il primo cittadino di Montespertoli  Giulio Mangani. I rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato come sia importante trovare una soluzione: circa il 75% delle famiglie dei 130 operai in cassa integrazione ha come unica risorsa la retribuzione dell’azienda stessa.

Parole forti quelle di stamani da parte dei sindaci di Castelfiorentino e Gambassi, che hanno definito “scellerata” la gestione aziendale: “Sono riusciti a far chiudere un’azienda importantissima per il territorio, che aveva sia il lavoro che lavoratori preparati. Le cause non sono assolutamente da imputare alla crisi generale che stiamo vivendo in questi ultimi anni o al mercato cinese; il prodotto Shelbox era unico e non aveva concorrenti”.

Il sindaco di Gambassi rincara la dose: “Quella della Shelbox è un classico esempio di cattiva gestione. Un problema grave è la difficile possibilità di reinserire nel mondo del lavoro tutti questi operai che non sono di certo aiutati dal momento economico difficile per tutti”.

Nel corso della visita, i sindaci hanno ribadito il loro impegno per esaminare e approfondire tutte le alternative che ci sono per salvaguardare il patrimonio umano e produttivo dell’azienda, a partire dall’individuazione di un possibile acquirente che naturalmente resta la soluzione più gradita. In quest’ottica, proseguono i contatti con la Regione Toscana, che a più riprese ha manifestato la sua disponibilità e il suo intervento diretto per favorire un esito di questo tipo. A tal fine, è stato reso noto che con la Regione è già stato fissato un nuovo incontro, il 10 gennaio,  tra l’Assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini e i sindaci di Castelfiorentino e Certaldo, Occhipinti e Campinoti.

“La nostra presenza stamani – sottolineano i sindaci – intende non solo rappresentare quel sentimento di solidarietà diffusa che è stato dimostrato in diverse occasioni dalla popolazione della Valdelsa,  ma anche riaffermare l’impegno delle istituzioni nel collaborare alla ricerca di potenziali soggetti, interessati all’acquisizione di questo polo produttivo. Desideriamo rivolgere un ringraziamento a tutti i lavoratori della Shelbox e ai loro rappresentanti sindacali per lo sforzo  davvero encomiabile  che hanno profuso in tutto questo periodo, sia sul versante dell’attività loro propria, in difesa dell’occupazione e del futuro di questo sito produttivo, ma anche su quello della sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti di questa drammatica vicenda”.

Sabato 11 gennaio nei locali dell’azienda verrà celebrato un anno (9 gennaio 2013) dal primo presidio.

L’incontro tra i sindaci e i lavoratori della Shelbox si è concluso con un brindisi augurale.

GLI INTERVENTI DI OCCHIPINTI E CAMPATELLI

Andrea Vegni

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