
Prosegue “Terre di Musica” il tour de Il Parto delle Nuvole Pesanti che, iniziato nel 2015 dopo il progetto culturale realizzato dalla band sui beni confiscati alla mafia, continuerà a toccare diverse città italiane anche nel 2016, a partire dal mese di febbraio.
Il 21 febbraio, al Centro Jolly, via C. Battisti 17, Rolo (RE), ci sarà la presentazione del libro “Terre di Musica”. Stesso incontro si svolgerà l’1 marzo, presso l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, con la partecipazione del magistrato Nicola Gratteri.
Il 5 marzo al Music FreedomDay di Bologna, ci sarà l’incontro annuale tra musicisti, associazioni ed enti per la libertà di espressione in campo musicale. All’appuntamento parteciperà Salvatore De Siena, leader e voce del gruppo.
L’11 marzo, presso il Cinema Palazzo di Roma verrà proiettato il film/documentario “Terre di Musica”. All’incontrointerverranno Salvatore de Siena, autore del progetto, Massimo Ivan Falsetta, co-regista del film e Danilo Chirico dell’associazione DaSud.
L’8 aprile presso il polo universitario a Firenze, ci saranno la proiezione del film, e a seguire il reading teatrale. Il 22 aprile Salvatore de Siena prenderà parte ad un incontro a Pisa, dove è prevista la proiezione del docufilm, e il 23 Il Parto sarà in concerto in piazza, in provincia di Cosenza, a Cavallerizzo di Cerzeto. Il 27 maggio, in occasione della Giornata della Legalità, ci sarà la proiezione del docufilm a Minerbio, in provincia di Bologna.
Da poco è uscito il nuovo videoclip de Il Parto delle Nuvole Pesanti “La Nave dei veleni”, il cui brano, ispirato al libro Navi a perdere di Carlo Lucarelli, è inserito nell’ultimo album “Che aria tira” (Ala Bianca/Warner). “La Nave dei veleni” prende spunto da un fatto di cronaca accaduto qualche anno fa in Calabria, quello relativo al ritrovamento sulla spiaggia di Cetraro (CS).
La canzone affronta così il tema dell’affondamento nel Mediterraneo di navi contenenti rifiuti tossici e radioattivi.
Il videoclip, diretto da Angelo Resta, che vede la partecipazione straordinario di Carlo Lucarelli, pur rispettando il filo narrativo della canzone cerca di ampliarne e approfondire il significato, arrivando a lanciare un’accusa precisa contro l’uomo contemporaneo complice di questa deriva.
La “Nave dei veleni” rappresenta non solo la metafora dell’avvelenamento del mare o dell’ambiente, non solo il patto scellerato di mafia, politica ed imprenditoria, ma anche il simbolo del degrado sociale che tocca ciascuno di noi.
Fonte: Ufficio Stampa
<< Indietro