
Si è tenuta questa mattina a Villa Fagan a Firenze la conferenza stampa durante la quale è stato siglato l'importante accordo tra la Banca di Cambiano e il Fondo Europeo Investimenti (FEI), nell’ambito del progetto InnovFin, del Programma Horizon 2020, il programma strutturale europeo dedicato alla facilitazione dell’accesso al credito per imprese dedite all’innovazione e alla ricerca.
Arrivati appositamente da Bruxelles, hanno firmato per il Fondo Europeo Investimenti (FEI), Alessandro Tappi, Director del FEI e responsabile delle garanzie e del microcredito e Paul Samsonoff, Senior Structured Finance Manager e responsabile del progetto InnoVFIN al FEI.
In base all’accordo, la Banca di Cambiano, l’unica in Toscana e una delle pochissime in Italia alla quale è stata concessa questa opportunità, coordinerà le Banche di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, la Banca di Credito Cooperativo di Pisa e Fornacette e la Banca di Viterbo, presenti per la firma con i rispettivi Presidenti e Direttori generali, oltre al Presidente Paolo Regini e il Direttore generale Francesco Bosio per la Banca di Cambiano e a Luigi Furore, Principal di IC Satellite, società di advisory che ha curato la consulenza.
L’accordo, è stato illustrato, prevede la garanzia del FEI per finanziamenti alle imprese innovative, comprese quelle che a oggi hanno maggiore difficoltà nel reperire risorse perché spesso trattano prodotti e tecnologie complesse, mercati sperimentali e attività immateriali, ovvero le piccole e medie imprese (PMI) e le Small MidCap, a forte densità di innovazione, con programmi di ricerca e sviluppo, le start up e le micro imprese in rapida crescita.
L’accordo di garanzia, consentirà di erogare un totale di 90 milioni di euro.
I finanziamenti InnovFin potranno essere a breve, medio e lungo termine, rilasciati per investimenti già realizzati, da realizzare e capitale circolante, e saranno concessi a condizioni vantaggiose, con spread a partire dall’1,90%, con il costo della garanzia a carico della Banca.
La durata dei finanziamenti sarà di massimo 10 anni e l’importo fino a 4 milioni di euro per singola impresa.
L’amministratore delegato del FEI Pier Luigi Gilibertha inviato una dichiarazione: “Con grande soddisfazione annuncio questo accordo di garanzia InnovFin con la Banca di Cambiano a sostegno delle imprese innovative in Italia. Con questo network e in particolare con la Banca coordinatrice, sono certo che molte più aziende saranno in grado di accedere a questa struttura finanziaria europea”.
Alessandro Tappi e Paul Samsonoff hanno ribadito che il Fondo Europeo Investimenti ha come mission principale il supporto alle micro, piccole e medie imprese, per facilitarne l’accesso al credito finalizzato allo sviluppo dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo dell’imprenditoria, per favorire la crescita e l’occupazione in Europa.
A conclusione il Presidente Paolo Regini e il Direttore generale Francesco Bosio hanno commentato l’importanza dell’accordo per la Banca di Cambiano e per le altre che lo hanno sottoscritto, dichiarando: “L’accordo di garanzia è particolarmente importante per rinforzare la struttura finanziaria delle piccole e medie imprese, un segmento di mercato a cui la nostra banca è stata sempre molto vicina. I continui cambiamenti dell’assetto economico e dei mercati richiedono investimenti in ricerca ed innovazione sia sui processi sia sui prodotti. Le imprese trovano spesso difficoltà a sostenere la crescita e a mantenerla nel tempo. Con il supporto della garanzia del FEI e la forte presenza sul territorio della nostra banca, insieme a quella delle altre partecipanti, riteniamo di avere precisi e flessibili strumenti che faciliteranno l’obiettivo, attraverso una vasta gamma di potenziali utilizzi, a supporto della crescita dei futuri leader di mercato nel nostro territorio”.
"Avviati i primi contatti con Bankitalia"
La Banca di Cambiano ha già avviato i primi contatti con la Banca d'Italia in vista della sua trasformazione in Sp. Lo ha detto oggi il presidente dell'istituto di Castelfiorentino, Paolo Regini, che già nei giorni scorsi aveva confermato l'intenzione di non aderire alla holding unica del credito cooperativo: "diciamo che ci siamo conosciuti", ha spiegato, riferendosi ai contatti con via Nazionale, a margine della presentazione di un accordo con il Fondo europeo investimenti (Fei).
"La legge prevede 60 giorni di tempo", ricorda il presidente Paolo Regini sottolineando che "ne sono passati cinque". Per quanto riguarda il futuro ed eventuali e possibili alleanze, lui sembra voler lasciare aperte tutte le porte: "pensiamo sempre a crescere, come idea di fondo, ma partiamo con quello che riusciremo a costruire in questa fase - spiega -. Siamo già fra le banche spa 'mediane'. Poi noi siamo per parlare con tutti e ascoltare tutti, vediamo più che altro le condizioni che hanno gli altri. La solidità di Cambiano non è in discussione".
A questo proposito il direttore generale dell'istituto di Castelfiorentino, Francesco Bosio, rispondendo ai giornalisti ricorda che "le sofferenze nette sono poco più del 6%, il patrimonio è pari a circa 260 milioni e il grado di copertura delle sofferenze è di circa il 50%. Il totale dei crediti deteriorati netti su crediti netti è invece del 13%. Siamo in una buona media". Dalla sede fiorentina di Cambiano, sia Regini sia Bosio, colgono l'occasione per rispondere a Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria di palazzo Madama, che nei giorni scorsi aveva criticato l'ipotesi della spa per l'istituto. "Forse conosce un po' poco questa realtà, gli sono sfuggiti particolari non indifferenti - dice Regini -. Era già pregiudizialmente convinto della scelta dell'uscita di Cambiano, quindi il suo è un ragionamento viziato".
E a su quelle critiche interviene anche Bosio: "Il mondo cooperativo esprime l'esaltazione della libertà imprenditoriale, in forme nuove che non mettono il capitale al primo posto, L'Italia ha visto prosperare il credito coop in forma atomistica. Il sistema delle casse rurali ha avuto questa caratteristica. Non dovremmo valutare se uscire, ma se entrare - conclude il dg -. Mucchetti ha fatto un esercizio ragionieristico-contabile, ha fatto lettura che ha una sua logica ma è carente dal punto di vista della scelta strategica. Se noi guardiamo il sistema italiano nelle banche spa, le banche che hanno patrimoni inferiori a 260 mln sono decine e decine. Noi saremmo in una buona posizione mediana, e in medio stat virtus".
Tappi (Fei): "Atlante è una soluzione che altri dovrebbero considerare"
"Nessuna anomalia nell'andamento delle nostre sofferenze che in Europa non è un problema solo italiano, portoghese o greco: è generalizzato. In Italia le sofferenze ci mettono più tempo a rientrare in parametri normali". Così Alessandro Tappi, director del Fei, il Fondo europeo investimenti, e responsabile delle garanzie e del microcredito secondo il quale il fondo Atlante "non so se sarà una manna, ma è una soluzione che altri paesi dovrebbero considerare. Se non si liberano i bilanci delle banche dalle sofferenze non si rilasciano le risorse per sostenere i finanziamenti". Per quanto riguarda Fei, Tappi assicura che la qualità del loro portafoglio è "molto buona e questo è anche un merito della selezione che i nostri intermediari, le banche, fanno". "Le garanzie vengono escusse, ma paghiamo perdite fisiologiche", ha aggiunto rispondendo a margine della firma di un accordo con la Banca di Cambiano oggi a Firenze. "Copriamo la metà delle perdite: le banche così gestiscono meglio il proprio portafoglio e hanno più possibilità condividendo il rischio fra noi e loro", ha aggiunto Paul Samsonoff, senior structured finance manager e responsabile del progetto InnoVFIN al FEI.
- Nella foto: da sx: Alessandro Tappi, Francesco Bosio, Paolo Regini e Paul Samsonoff
- Nella foto: Alessandro Tappi, Francesco Bosio, , f. Mannari, S. Badalassi, Paolo Regini, C. Paoli, M. Caporossi,
- Nella foto: Il presidente della Banca di Cambiano Paolo Regini Firma l’accordo.
- Nella foto: Alessandro Tappi direttore del fondo FEI
- Nella foto: da sx: Francesco Bosio e Alessandro Tappi.
- Nella foto: Alessandro Tappi direttore del fondo FEI
Fonte: Ufficio Comunicazione Banca di Credito Cooperativo di Cambiano
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