Una cena di solidarietà per finanziare l'arrivo dei 'Piccoli Ambasciatori di Pace' Saharawi

La locandina dell'evento


Il prossimo 16 aprile l'appuntamento con la solidarietà è alle Pubbliche Assistenze con la cena di beneficenza organizzata per finanziare l'accoglienza dei Piccoli Ambasciatori di Pace nei comuni di Empoli, Fucecchio, Castelfiorentino e Certaldo prevista per questa prossima estate.

Prima della cena, alle 18.30, verrà inoltre presentato il recente viaggio appena intrapreso nei campi dei rifugiati Saharawi in Algeria dai volontari delle associazioni Looking4 di Cascina e Hurria di San Miniato.

I volontari hanno infatti soggiornato nel Sahara dal 26 marzo al 2 aprile accompagnati anche dall'associazione di clown, M'illumino d'immenso. Qui hanno potuto toccare con mano e vivere la situazione politica e amministrativa che caratterizza attualmente i campi rifugiati algerini.

"È una situazione piuttosto delicata- spiega Andrea Mezzetti dell'associazione Hurria - a causa dei contrasti presenti con il Marocco. Quet'ultimo ha infatti reagito con l'espulsione di circa 80 membri amministrativi e civili della Minurso a causa delle parole che Ban Ki-Moon ha speso durante il suo soggiorno nei campi. Parole che sono state considerate inadeguate ".

La reazione del Marocco e la mancanza di una risposta vigorosa da parte dell'Onu ha infatti  rallentato di nuovo le trattative presenti con i campi dei rifuguati che hanno perso anche le speranze di quel referendum necessario per cambiare le sorti della loro situazione.

"I sahrawi non hanno nascosto infatti la possibilità di un ritorno al conflitto armato - aggiunge Mezzetti - e questo ci ha allarmato. Non avevamo mai sentito toni e parole così accese e questo ci ha fatto comprendere quanto la situazione sia preoccupante."

La situazione attuale ha infatti reso impossibile ai volontari il viaggio verso i territori liberati per questioni di sicurezza che rendono necessaria la presenza di scorte militari per qualsiasi tipo di spostamento fuori dai campi dei rifugiati. In questo clima conflittuale i Saharawi temono inoltre che i loro giovani possano cedere alla sirene del fondamentalismo.

"Tra gli eventi positivi del viaggio - termina il volontario di Hurria - siamo stati contenti di aver avuto la possibilità di conoscere i bambini che verranno ospitati in Italia per il progetto 'Piccoli Ambasciatori di Pace'. È la prima volta che conosciamo i bambini prima che questi arrivino in Italia. È stata un'importante occasione che ci ha permesso di tranquillizzare i genitori sulle attività che volgeranno i loro figli nel nostro paese. È però fondamentale l'aiuto economico dei cittadini per garantire a questi bambini un'esperienza positiva e costruttiva".

 

Maria Vittoria Minisgallo

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