Fusioni dei Comuni, il Comune dice no alle imposizioni dall'alto

Il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi

La città delle torri dice no all’ipotesi di fusione tra Comuni. E’ stato approvato a larga maggioranza in Consiglio comunale una mozione presentata dal Centrosinistra per San Gimignano contraria al riordino degli assetti istituzionali imposto dall’alto. «San Gimignano è e rimarrà in difesa degli enti locali così come li identifica la Costituzione, e cioè autonomie locali  – sottolinea il sindaco Giacomo Bassi -. Così recita l’art. 5 della Costituzione: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento”. Piuttosto che farci calare dall’alto operazioni di fusioni anacronistiche, lo Stato ci liberi dalla burocrazia imperante nelle amministrazioni comunali e porti avanti politiche serie e obbliganti sulle funzioni associate. Non può esistere nessun tatticismo economico o giustificazione storica che possa indurre a delle fusioni dei Comuni dettate dall’alto; deve esserci un percorso condiviso tracciato dal filo dell’identità territoriale e della rappresentanza. San Gimignano – conclude Bassi - è un Comune nato nel 1199 e finchè rimarrò sindaco non permetterò a nessuno di chiuderlo d’imperio».

«Smantellare i piccoli Comuni e privare le realtà locali delle istituzioni di maggiore prossimità agli  abitanti può costituire una grave ferita per la democrazia, può innescare processi di “desertificazione

civica”, e contrasta con la necessità di rilancio economico e sociale delle aree rurali e interne» si legge nel documento approvato che poi esprime «dissenso sull’impostazione, di natura prettamente contabile-amministrativa e priva di ogni considerazione di altri valori, che caratterizza l’approccio che Governo centrale e regionale hanno assunto su questo specifico tema e sulle asserite, ma non dimostrate, rilevanti economie che scaturirebbero da processi di fusione».

Nella mozione s’invita inoltre la Regione Toscana «ad abbandonare eventuali progetti di fusioni “imposte”, di fatto o per legge, a Comuni che le rifiutino, ed a valorizzare ogni elemento di natura sociale, territoriale ed economica che caratterizza ogni singolo Comune, nonché a sostenere la rete dei piccoli Comuni».

 

Fonte: Comune di San Gimignano - Ufficio Stampa

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