I ladri prendevano i gioielli, i compro oro li acquistavano: maxi operazione dei carabinieri

(foto di archivio)

Un'indagine tira l'altra: i carabinieri del comando provinciale di Firenze hanno eseguito 5 decreti di fermo, denunciati a piede libero in sei tra addetti e proprietari di gioiellerie e compro oro, oltre a 8 persone di origine straniera per ricettazione e un italiano per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le indagini riguardavano una banda di topi di appartamento tra Firenze, Prato, la Piana fiorentina e l'Empolese Valdelsa. I colpi hanno riguardato le aree di Firenze, Lastra a Signa, Montelupo, Cerreto Guidi, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato.

Il primo indizio ottenuto dai militari riguardava una tessera sanitaria caduta durante un furto lo scorso 30 agosto a Tavarnuzze di Impruneta. Da lì i carabinieri sono risaliti all'intera banda. Erano in sei, tutti di origine albanese, tra i 27 e i 37 anni, ad organizzare i furti, ricettandoli poi in patria con bus di linea. Uno di questi è ancora latitante. Sono stati contati 26 furti conseguiti o solo tentati tra il 4 novembre e il 5 dicembre 2015.

In conclusione dell'operazione, due compro oro e una gioielleria sono stati individuati come luoghi dove esercenti compiacenti ricompravano i gioielli truffati. Sempre a riguardo, è stato chiuso un bar di via Alamanni a Firenze "in quanto abituale luogo di ritrovo di soggetti clandestini, pregiudicati e nullafacenti".

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