Cena alla casa di Ventignano, l'emozione di un padre

Una cena alla Casa di Ventignano

Potrei iniziare questo breve scritto provando a descrivere l'autismo come spesso ci sentiamo fare, giustamente, dai professionisti: è una disabilità che colpisce la persona nella sfera sociale e altro sulle difficoltà di rapportarsi con gli altri. E di questo noi genitori siamo ben consapevoli. Siamo al corrente delle difficoltà che abbiamo ad andare con i nostri figli in luoghi molto affollati, chiusi e rumorosi.

Lo sappiamo che difficilmente i nostri figli possono avere amici o relazioni amichevoli e tutto quanto altro ci viene detto:
I nostri figli non possono lavorare;
i nostri figli non hanno amici;
i nostri figli non possono ambire ad una vita indipendente.
Potrei continuare a lungo con i NON che riguardano i nostri figli. Ebbene voglio raccontare la serata del 18 marzo alla cooperativa Sinergica, la serata alla casetta di legno a San Pierino, dove gli ortolani coraggiosi lavorano.

Il 18 marzo mio figlio mi ha portato a cena dove lavora, a cena con i suoi amici e con i genitori dei suoi amici. Eravamo una trentina di persone. Una casetta affollatissima quindi e anche vociante e piena di allegria. Per me, per la mia famiglia, per molti di noi è stata la prima volta. Molti di noi, a cominciare dal sottoscritto non immaginava che sarebbe potuto succedere: a cena con gli amici di mio figlio. Ognuno di noi era a proprio agio. Nessun comportamento è stato "problematico". Ogni disabilità abbattuta per una sera. Tutto si è svolto in assoluta normalità.

Un'emozione grandissima mai vissuta che basta per farci sostenere qualsiasi difficoltà che incontreremo nel cammino di una richiesta costante di una vita libera, indipendente e auto-determinata per i nostri figli. La casetta di legno, la cooperativa Sinergica è dove lavorano, è dove vivono. Alla cooperativa Sinergica gli ortolani coraggiosi non vanno a fare riabilitazione o terapie. Alla cooperativa Sinergica gli ortolani coraggiosi vanno a vivere. Vi trovano una dignità lavorando. Questa è la strada che con i nostri figli vogliamo percorrere

Fonte: Autismo Toscana

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