
Tra il 15 e 17 Marzo 2016, la Sezione Polizia Ferroviaria di Pisa ha posto in essere dei controlli straordinari presso la Stazione Centrale di Pisa e di Pisa S. Rossore e lungo la linea ferroviaria nei pressi delle predette Stazioni.
Nel corso di questi controlli sono state identificate circa 80 persone, denunciate 7 persone e applicate 2 misure di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Pisa.
Nello specifico 4 persone, tutte di etnia ROM, sono state deferite all’autorità giudiziaria per inosservanza della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Pisa, emessa nei loro confronti dal Questore di Pisa, soprese sempre in prossimità della piattaforma ferroviaria dei binari 8 e 9 della Stazione Centrale, eletta dai borseggiatori quale luogo in cui compiere furti approfittando o della confusione originata dal contemporaneo arrivo di treni per e da Firenze oppure della distrazione dei viaggiatori intenti nella salita ai treni per effettuare il furto di portafogli, valigie, borse, cellulari e quant’altro.
Contestualmente a due persone rom che si accompagnavano ai predetti veniva applicata la misura del divieto di ritorno nel comune di Pisa, in quanto persone ritenute pericolose a causa dei loro precedenti di polizia per furti sempre commessi in ambito di stazioni ferroviarie e ritenute dedite a compiere reati in quanto sempre sprovvisti di titoli di viaggio e non in grado di giustificare altrimenti la loro presenza a Pisa.
Inoltre K. M., polacco di 30 anni, veniva denunciato per possesso di un coltello a serramanico.
Infatti durante un pattugliamento della linea ferroviaria nel transitare in via Pilla, gli operatori polfer notavano 4 (quattro) ragazzi scavalcare il muro di cinta che divide la predetta via dalla sede ferroviaria. Immediatamente provvedevano a fermare quelle persone per un più accurato controllo, durante il quale K. M. manifestava segni di insofferenza, agitandosi.
Pertanto in considerazione del fatto che il soggetto, dalla consultazione della banca dati interforze S.D.I., risultava avere diversi pregiudizi di polizia fra i quali furto aggravato, getto pericoloso di cose, porto di armi od oggetti atti ad offendere e ricettazione gli operanti si determinavano nel procedere nei suoi confronti ad una perquisizione personale che portava al rinvenimento nella tasca destra della sua giacca di un coltello a serramanico - lungo complessivamente 20 con una lama, affilata ed appuntita, di 9 cm - che veniva quindi sottoposto a sequestro penale, mentre lo stesso veniva deferito alla Autorità Giudiziaria per porto abusivo di arma impropria.
Fonte: Ufficio Stampa
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