Tra piazza del Giglio e via San Girolamo apre la Casa della Città. Sarà il luogo dove nascerà il Piano Strutturale

La Casa della Città di Lucca

La Casa della Città di Lucca

Apre oggi la Casa della Città a Lucca. Un luogo, fra piazza del Giglio e via San Girolamo, segnato da una forte vocazione “pubblica”: già sede della Farmacia Comunale del Centro Storico, poi di Informagiovani. Oggi diventa il luogo dove condividere l’elaborazione del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico; dove conoscere ciò che sarà prodotto e discusso durante il percorso di redazione degli strumenti fondamentali per la gestione del territorio.

Uno spazio dei cittadini, per informarsi sulle proposte e progetti elaborati dall’Amministrazione comunale sul futuro della città e del territorio, conoscerne le motivazioni e partecipare in modo attivo alla formazione delle decisioni.

Uno spazio specializzato, operativo e dinamico di informazione e dialogo con i cittadini, associazioni, enti, istituzioni, ordini professionali che dovranno concorrere e collaborare attivamente per definire in concreto le prossime sfide della città.

La Casa della Città ospiterà anche il Sistema Informativo Territoriale (SIT), lo strumento per la gestione delle informazioni relative al territorio ma anche un servizio utile per fornire al cittadino i dati sull’organizzazione della città, imprescindibili punti di partenza per qualsiasi approccio partecipativo.

“Sono molto contento di inaugurare la Casa della Città, un momento che sancisce il lavoro di programmazione, voltando pagina – ha detto il sindaco Alessandro Tambellini – Dobbiamo avere una visione ampia per il futuro, la nostra priorità è mettere a segno l’obiettivo di rendere Lucca la città ideale. Abbiamo la necessità di lavorare senza consumo di suolo, ma andando a restituire alla comunità quell’enorme patrimonio dismesso che abbiamo. Lavoreremo al Piano delle Funzioni, che deve accompagnare la stesura del Piano Strutturale, al collegamento tra la città e la campagna, all’utilizzo delle nuove tecnologie. Tutto quello che riguarda la cultura e il turismo dovrà essere valorizzato in quanto sono due settori che rappresentano risorse con grandi potenzialità. La Casa della Città – ha aggiunto il sindaco – si trova in un punto centrale ed è un ambiente con molte vetrate: questo perché vogliamo coinvolgere tutti i cittadini che qui potranno entrare, fermarsi ed entrare”.

“Abbiamo deciso di chiamarla Casa della Città – spiega l’assessore all’Urbanistica, Serena Mammini - perché sono due nomi comuni familiari: la casa che è il luogo che più risponde alle nostre domande di benessere e sicurezza e la città intesa come polis, un'unica parola per definire la città e l'insieme dei suoi cittadini, le persone”.

La Casa della Città, per il momento sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 13; il martedì e il giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 18.

“Vogliamo dare una svolta importante – prosegue l’assessore - tornare a parlare di Urbanistica in termini propositivi, di opportunità, relazione, conoscenza, consapevolezza del luogo che abbiamo la fortuna di vivere. È necessario un ritorno alla centralità della Politica nella definizione degli orientamenti di vita, le Persone devono essere la misura delle nostre scelte anche nella politica del territorio. Quindi l’Urbanistica, che è cultura e visione della città, sarà un percorso che intendiamo avviare e completare come azione collettiva e condivisa nelle sue fasi: conoscitiva, programmatica e progettuale.

“Per questo abbiamo costituito la squadra che, a partire da oggi, nei prossimi mesi lavorerà insieme all’Amministrazione per dotare Lucca di una strumentazione urbanistica sana, funzionale, il più possibile comprensibile e anche bella”.

La Casa della Città di Lucca

La Casa della Città di Lucca

La squadra

Gli uffici del settore 5.5 Strumenti Urbanistici che saranno impegnati nel lavoro sono stati spostati da palazzo Santini in via della Colombaia, un luogo operativo dedicato, riservato esclusivamente alla materia e che ospiterà l’Ufficio di Piano appena costituito.

Il coordinamento generale è svolto dall’ingegnere Antonella Giannini, la dirigente del Settore 5 Opere e Lavori Pubblici-Urbanistica che ricoprirà anche il ruolo di responsabile del procedimento. Il coordinamento scientifico è affidato agli architetti Gilberto Bedini e Fabrizio Cinquini (Società Terre.it).

L’Ufficio di Piano è per il momento composto dall’architetto Carla Villa, responsabile dell’Unità Operativa 5.5 Strumenti urbanistici, dall’architetto Michela Biagi (Società Terre.it) che farà da raccordo tra l’ufficio e coordinatori scientifici; nei prossimi giorni saranno individuate altre persone che andranno a completare la squadra che si avvarrà anche della competenza di facilitatori dei processi di partecipazione. Così come si cercherà di individuare, tramite borse di studio e stage, alcuni giovani laureati a cui offrire un’opportunità di crescita in un’esperienza importante di lavoro e da quali ricevere un forte contributo in termini di energie e proposte utili alla redazione del Piano.

Le consulenze esterne: per l’aspetto giuridico l’avvocato Elisa Burlamacchi e lo Studio Legale Morbidelli di Firenze; per le indagini geologico-tecniche il geologo Paolo Sani; per le indagini sismiche e la microzonizzazione il dottor Nome Barsanti, per le indagini idrogeologiche l’ingegner Nome Barsotti.

La dottoressa Nicoletta Papanicolau, alta professionalità del Comune di Lucca, sarà il Garante della comunicazione e si avvarrà della collaborazione del Garante regionale della comunicazione per il governo del territorio, professor Massimo Morisi che avrà anche il ruolo di supervisiore dei processi partecipativi.

Nell’ottica del massimo coinvolgimento della città abbiamo chiesto una fattiva e concreta collaborazione a Imt Alti Studi Lucca e ad altri organismi pubblico-privati partecipati dal Comune di Lucca, quali Celsius e Lucense. A proposito di questa collaborazione, il direttore di Imt Alberto Bomporad ha così dichiarato: “il ruolo di Imt nella stesura del Piano Strategico Territoriale del Comune di Lucca è un’ulteriore occasione per mettere a disposizione dei cittadini e del territorio le sue competenze tecniche e scientifiche. In particolare grazie al professor Riccaboni, vice direttore di Imt e docente di Economia e Management, che offrirà una consulenza tecnica sui possibili impatti di spese e investimenti che il Comune intende affrontare per lo sviluppo della città. Siamo lieti di far parte di una squadra così composita, in piena sintonia con il modello interdisciplinare seguito da Imt nella didattica e nella ricerca scientifica. Siamo certi che il metodo di lavoro garantirà il conseguimento degli obiettivi”.

La tempistica

Riguardo all’iter dei lavori è stato predisposto un cronoprogramma dettagliato, piuttosto ambizioso anche nella scansione dei tempi.

“Alla fine di febbraio – puntualizza Serena Mammini - partiremo con l’avvio del procedimento in cui verranno indicati gli obiettivi del Piano Strutturale e le linee programmatiche. Quindi, si procederà alla redazione del documento preliminare di VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Alla fine di settembre contiamo di adottare il nuovo Piano Strutturale”.

“Siamo consapevoli che la città attende da troppo tempo l’elaborazione dei nuovi strumenti urbanistici: per questo l'Amministrazione non aspetterà la conclusione dell’iter del Piano Strutturale, ma si organizzerà fin da subito per procedere con stralci funzionali del nuovo Regolamento Urbanistico già durante l'elaborazione del PS; stralci di RU finalizzati a disciplinare quelle aree di rigenerazione urbana (vedi per esempio Campo di Marte) che verranno individuate dallo stesso Piano Strutturale in elaborazione.

“Il Piano Strutturale vigente è del 2001 e il Regolamento Urbanistico in vigore fino alla Variante di salvaguardia del 2012 si è rivelato disastroso per i danni estetici, ambientali e funzionali prodotti dall’incontrollato eccesso di edificazione, conseguenza annunciata di un’urbanistica congegnata soprattutto in funzione di specifiche operazioni immobiliari, senza strumenti di controllo e monitoraggio. Il risultato sta nei numeri: negli ultimi dieci anni si è costruito su Lucca più che in tutto il secolo scorso, producendo una notevole quantità di invenduto.

“Occorre quindi interrompere il consumo di suolo e invertire la tendenza, ritrovare un ordine e un’armonia urbana e dello spazio pubblico anche attraverso la pianificazione delle funzioni, creando nuovi equilibri tra servizi e abitazioni per favorire l’incontro, la relazione, la condivisione, facendo “comunità”.

“Occorre una programmazione volta al recupero delle aree dismesse e alla riqualificazione della qualità abitativa dei quartieri prevedendo, laddove possibile, anche un piano di de-cementificazione.

“Occorre preoccuparsi del recupero dei vecchi volumi abbandonati o dismessi, affinché possano utilmente assolvere alle nuove necessità di utilizzazione funzionale. Il tema della rigenerazione potrà essere un’opportunità se le vecchie aree saranno ideate in connessione con i nuovi modelli economici, dell’economia della conoscenza e dell’innovazione in relazione con altre funzioni che possono essere nuovi motori di sviluppo della città e non solo e ancora come disponibilità volumetriche per favorire la rendita fondiaria.

“Occorre un uso del territorio che tenga conto delle categorie “deboli” e della necessità di creare spazi pubblici come luoghi di aggregazione, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche per i disabili, la “città a misura dei bambini”, percorsi pedonali e ciclabili protetti. Attenzione particolare, infine, dovrà essere posta alla filiera dell’edilizia che dovrà evolvere le proprie caratteristiche verso la ricerca, la creatività e l’innovazione prevedendo nuove tecniche e materiali per il risparmio energetico e la tutela ambientale.

“Abbiamo elaborato una sorta di Decalogo – conclude l’assessore all’Urbanistica -  che scaturisce dalle due parole Lucca e Città, che è l’insieme dei princìpi ispiratori generali, l’essenza per questa importante esperienza, che con la pagina Facebook “La Casa della Città – Il Piano Strutturale Lucca 2014” si arricchisce dell'importante realtà del social network”.

"La Casa della Città" è anche su facebook con una pagina dedicata. Questo il link: https://www.facebook.com/lacasadellacitta?ref=hl

Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa

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