Le sale delle Murate intitolate a sette donne che hanno lasciato il segno nella storia d’Italia

Sette sale del complesso delle Murate intitolate a sette donne che hanno lasciato un segno nella storia di Firenze e dell’Italia. Lo ha deciso oggi la giunta di Palazzo Vecchio dando il via libera, in occasione della festa della donna, alla delibera presentata dall’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci.

“Un omaggio a sette donne fortemente legate alla storia di Firenze del 900 – ha detto Vannucci – Un’occasione per ribadire, anche l’8 marzo, la connotazione delle Murate come luogo di diritti, valorizzando l’opera, l’impegno e la passione di queste grandi donne”.

Le sale sono state così denominate: il saloncino via dell’Agnolo diventa sala Ernestina Paper (medico italiano, prima donna a essersi laureata in Italia nel 1877 presso l'Università di Firenze dopo la nascita dello stato unitario), la sala dei pilastri in piazza Madonna della Neve diventa sala Margherita Hack (astrofisica), la sala vetrata in piazza della Madonna della Neve diventa sala Wanda Pasquini (attrice e autrice del teatro vernacolare fiorentino), la sala di via Ghibellina 12 diventa sala Elisabeth Chaplin (pittrice), la sala vetrata al piano terra in piazza delle Murate diventa sala Ketty La Rocca (artista, esponente di primo piano della poesia visiva), la sala delle colonne al piano terra in piazza delle Murate diventa sala Laura Orvieto (scrittrice in particolare di libri per l'infanzia) e la sala al primo piano in piazza delle Murate diventa sala Anna Banti, pseudonimo di Lucia Lopresti (scrittrice).

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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