
Il comandante della polizia municipale di Lucca Stefano Carmignani è stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di peculato e falso. A riferirlo con un comunicato stampa lo stesso comune di Lucca che già aveva aperto una verifica interna. L'avviso di garanzia con cui la Procura informa il comandante dell'avvio delle indagini per i reati ascrivibili agli articoli 314 (peculato d'uso) e 480 (falso ideologico in certificati o autorizzazioni amministrative) è stato notificato stamani.
L'inchiesta, secondo quanto si apprende, sarebbe stata avviata in seguito a segnalazioni, partite direttamente dall'ufficio dei vigili urbani, di alcune irregolarità che riguarderebbero l'accesso alla zona a traffico limitato nel centro storico di Lucca fatte con auto di servizio. Già alcune settimane fa i carabinieri avevano acquisto la documentazione negli uffici del della polizia municipale. Il comandante si è dichiarato "pronto a chiarire la sua posizione".
Il comunicato dal Comune di Lucca
Questa mattina intorno alle 12 è stato notificato al Comandante della Polizia Municipale Stefano Carmignani l’avviso di garanzia con cui la Procura lo informa dell’avvio delle indagini per i reati ascrivibili agli articoli 314 (peculato d’uso) e 480 (falso ideologico in certificati o autorizzazioni amministrative) del Codice Penale.
Fermo restando il principio della presunzione di innocenza, l’amministrazione comunale, come ha già dichiarato nelle scorse settimane nel corso delle indagini preliminari, si mette a completa disposizione degli inquirenti perché sia fatta piena luce sui fatti contestati al Comandante. Per il momento, e allo stato degli atti, non è prevista l’adozione di nessun provvedimento sull’incarico del Comandante. La legge prevede infatti la sanzione della incompatibilità con il ruolo di dirigente solo in caso di condanna, anche di primo grado.
Fonte: Comune di Lucca - Ufficio Stampa
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