
Quando lo scorso anno contribuimmo ad organizzare nel Consiglio comunale di Empoli una discussione sulla sanità toscana, di fronte alle nostre critiche alla strada intrapresa, l’assessore regionale insisteva a dirci: state tranquilli, per i vostri servizi non cambierà niente, anzi, ci sarà un miglioramento…
Le notizie che ci arrivano relative alla chirurgia senologica dell’ospedale di Empoli suonano come conferma dei danni che la linea della nuova organizzazione sanitaria nella nostra regione può fare. Professionisti di riferimento sarebbero stati chiamati per trasferirsi alla nuova struttura dell’oncologia regionale di eccellenza, Villa Ragionieri a Sesto (che la Regione ha recentemente acquistato da Unipol). La strategia è chiara, lenta ma decisa: si attraggono “i capi” nella struttura regionale centralizzata, prospettando loro una ulteriore qualificazione, poi “i clienti seguiranno”. Nell’empolese dovrebbero rimanere, si dice, prestazioni diagnostiche e “piccoli interventi”.
Chiediamo: che ne è della linea sbandierata finora dell’Istituto Tumori Toscano, dell’”eccellenza diffusa”, delle uguali opportunità per tutti i cittadini che si presentano in tutti gli ospedali, opposta ad altri modelli, tra cui quello lombardo, di mega centri/cattedrali di eccellenza? Altri boatos simili riguardano l’otorinolaringoiatria.
Chiediamo, ancora: qual è oggi la programmazione sanitaria nella zona empolesevaldelsa e più in generale toscana? È stata definita la quantità di esami e prestazioni, sulla base dei bisogni effettivi, necessarie ed utili, in un territorio?
La nuova legge regionale prevede che, entro il mese di febbraio, sia fatto lo Statuto o Atto aziendale della nuova “aslona”. Come se ne potrà discutere?
Chiediamo ai sindaci (finora colpevolmente allineati e coperti) di aprire un grande confronto con la nuova dirigenza sanitaria. Oppure dobbiamo acconciarci ad una definitiva caduta della politica, intesa in senso pieno come governo della polis e ad un ulteriore impoverimento della nostra area?
Chiediamo il conto, pretendiamo che ci informino chiaramente sui programmi effettivi, andiamo all’attacco di questa pericolosa linea che il PD ormai ha sposato!
Per un rinnovamento e non per uno smantellamento dei servizi pubblici per la salute".
Dusca Bartoli, Samuela Marconcini – gruppo consiliare FabricaComune per la Sinistra
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