Oncologia, un centro a Villa Ragionieri. Morello Marchese: "Nessun depotenziamento al 'San Giuseppe'"

Paolo Morello Marchese (foto gonews.it)

Il futuro dell’oncologia a Empoli è destinato a rafforzarsi con la realizzazione di un Centro dedicato alla patologia oncologica femminile.

Il Centro avrà sede a Firenze, a Villa Ragionieri, e la sua realizzazione rappresenterà un’evoluzione anche della rete oncologica empolese.

Ne è pienamente convinto anche il dottor Claudio Caponi, che nell’area empolese dirige un reparto di eccellenza, quello della Chirurgia senologica.

“L’apertura di una nuova struttura per la ricerca e il trattamento dove potremo indirizzare eventualmente anche le nostre pazienti - sottolinea Caponi - farà crescere ulteriormente la qualità delle cure e in questa nuova prospettiva si inserirà anche il Centro Donna di Empoli che continuerà a svolgere la sua attività con gli attuali professionisti in unione con il Centro che sorgerà a Firenze”.

Il nuovo Centro Oncologico, permetterà, quindi, di migliorare ulteriormente il percorso assistenziale dedicato alla patologia mammaria perché favorirà anche il confronto con altri specialisti al fine di proporre le migliori opzioni diagnostico/terapeutiche disponibili.

Quanto pubblicato in data odierna (martedì 2 febbraio) da alcuni media sul reparto d’eccellenza Chirurgia senologica di Empoli che sarebbe a rischio, perché destinato ad essere trasferito a Sesto Fiorentino nella nuova struttura di Villa Ragionieri, è, quindi, falso.

“Non ci sarà alcun depotenziamento e intendo tranquillizzare le pazienti dell’area empolese - afferma il direttore generale dell’Azienda USL Toscana Centro, dottor Paolo Morello Marchese - sul fatto che il loro non sarà assolutamente privato dei suoi servizi di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori femminili”.

Merita anche ricordare che a Empoli il Centro Donna rappresenta un punto di arrivo di un impegno fortemente voluto dalla cittadinanza empolese, dagli amministratori locali, dalle associazioni, dalle forze politiche, dagli imprenditori e dalla ex Asl di Empoli ed è contraddistinto da una vocazione alla prevenzione oncologica in particolare della sfera femminile, prima con la diffusione del pap-test, poi con lo screening mammografico.

Le donne pertanto continueranno a rivolgersi a tale Centro, verranno prese in carico per la fase diagnostica e sarà l’équipe multidisciplinare empolese a proporre il piano terapeutico e riabilitativo che verrà realizzato a Empoli o a Villa Ragionieri in funzione degli accordi tra paziente e la stessa équipe.

SCHEDA

 

La ex Asl 11 ha un’adesione consolidata agli screening, che raggiunge stabilmente l’80% per lo screening mammografico e il 60% per lo screening per la prevenzione del carcinoma della cervice uterina e del tumore del colon retto. Sono risultati che si raggiungono, ma, soprattutto, si mantengono grazie non solo all’impegno dei sanitari, ma anche grazie alla cultura che una popolazione riesce ad esprimere rispetto alla partecipazione a campagne di prevenzione.

Non è, infatti, facile (quando si è in almeno apparente buona salute) affrontare il disagio di un accertamento diagnostico e l’ansia che comporta l’attesa dell’esito soprattutto quando le patologie ricercate, ossia i tumori, evocano ancora paure e percorsi che non vorremmo mai affrontare o che ci augureremmo essere a noi estranei.

Il tumore della mammella, trattato in fase precoce, consente di verificare sopravvivenze libere da malattia nei 10 anni successivi alla diagnosi che raggiungono valori compresi tra l’85 e il 90% dei casi.

Tenuto conto che, comunque, il tumore mammario rappresenta il primo tumore per frequenza in tutte le classi di età mentre il tumore della cervice uterina rappresenta il quinto tumore per frequenza nelle classi di età fino a 50 anni, si è ritenuto necessario cercare di migliorare la qualità assistenziale garantita alle donne concentrando in una nuova sede tutte le attività di secondo livello e, vista la tipologia analoga di alcune attrezzature, anche la diagnostica di screening mammografico di Empoli.

Questa concentrazione ha costituito anche l’occasione per dotarsi di un nuovo mammografo dual energy e per sostituire la attuale metodica del linfonodo sentinella con quella al verde indocianina che potrà evitare alle nostre assistite l’accesso presso la medicina nucleare di Careggi il giorno antecedente l’intervento.

Sul versante anatomo-patologico, l’acquisizione della metodica OSNA ha contribuito a migliorare ancora la potenzialità diagnostica sul linfonodo sentinella rendendo anche più spediti i tempi chirurgici.

A questa disponibilità tecnologica va ad aggiungersi, in termini di ulteriore valore aggiunto, la collaborazione multidisciplinare di tutti i professionisti e di tutte le professionalità mediche, psicologiche, tecniche, infermieristiche e di supporto amministrativo, per ottenere un risultato ottimale.

 

La neoplasia mammaria nella ex Asl 11

Nel corso degli ultimi dieci anni dal 2004 al 2013 le donne che hanno presentato un carcinoma mammario residenti nel territorio della azienda sanitaria empolese sono state 2400.

Di queste 1620 (67,5%) sono state operate nelle strutture della ex Asl 11 stessa e 780 (32,5 %) in altre strutture sanitarie

La percentuale di donne seguite direttamente in Asl rimane sostanzialmente costante nel corso del decennio mentre sono in aumento i casi trattati.

Contemporaneamente la mortalità per tumore mammario è diminuita passando dal 35,06 /100 000 del 2002-2004 al 31,17/100 000 del 2008-2010 a fronte di una riduzione della mortalità per la stessa causa della Regione Toscana passata dal 35,01/100 000 del 2002-2004 al 34,42/100 000 del 2008-2010.

Anche la tipologia d’intervento seguita nell’Asl ha visto nel tempo aumentare la percentuale di interventi conservativi rispetto agli interventi demolitivi con andamento diverso da quanto registrato per le pazienti che hanno affrontato la terapia in altre strutture sanitarie.

Concludendo, negli anni si è verificato che: sono sempre di più le donne che affrontano un intervento di chirurgia mammaria; l’azienda, corrispondentemente a quello che dovremmo attenderci a seguito di un’attività di screening consolidato con livelli di adesione stabilmente intorno all’80 %, aumenta gli interventi chirurgici conservativi; la mortalità per tumore mammario delle donne residenti è diminuita in misura maggiore rispetto al tasso medio di mortalità della Regione Toscana.

Fonte: Coordinamento uffici stampa ASL Area Vasta Centro

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