Scuole dell’infanzia, parla la vicensindaca Giachi: «Il nuovo modello di gestione dei servizi si sta rivelando efficace»

Cristina Giachi

Sono 1284 i bambini delle 15 scuole dell’infanzia interessati dall’affidamento della gestione del servizio per attività educative pomeridiane e di ampliamento dell’offerta formativa. Lo ha ricordato la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi rispondendo, questo pomeriggio in consiglio comunale, ad una domanda di attualità. «Il nuovo modello di gestione – ha sottolineato la vicesindaca – senza trionfalismi inopportuni, si sta rivelando efficace soprattutto perché sono state immesse nuove energie nel servizio e sono emersi spunti per servizi innovativi collegati alla contemporaneità. Si è dato vita a un'organizzazione complessa che presenta anche elementi critici, ma che ci ha consentito di far fronte ai bisogni educativi di tutti i nostri piccoli cittadini».

Gli uffici comunali hanno effettuato un monitoraggio dall’apertura dell’anno scolastico fino allo scorso dicembre. Un altro è ancora in corso ed è condotto in collaborazione col dipartimento di scienze della formazione e psicologia dell’università di Firenze. Riguarda vari aspetti, tra cui un percorso seminariale che coinvolge tutte le insegnanti che lavorano nelle scuole dell’infanzia comunali, sia dipendenti del Comune sia dipendenti del Consorzio Metropoli. Questo ciclo di incontri è iniziato a settembre scorso e si concluderà a giugno ed è articolato in vari temi e moduli: lo scopo è quello di favorire il confronto tra i docenti su argomenti che costituiscono il nucleo del lavoro didattico (ad esempio la programmazione, la verifica, la documentazione, la continuità, etc).
«Il monitoraggio – ha spiegato la vicesindaca – comprende anche la somministrazione di un questionario rivolto a genitori, insegnanti e personale esecutivo sulla qualità attesa e percepita in tutte le scuole dell’infanzia del Comune. Il questionario sarà presentato a marzo prossimo a famiglie e docenti e i risultati saranno successivamente resi noti».

Circa il 65% dei genitori ha partecipato alla presentazione del ‘piano dell’offerta formativa’ (POF) mentre solo 11 di loro, su 1284, hanno scritto via e-mail per rappresentare criticità circa il nuovo modello di gestione o per chiedere chiarimenti o formulare richieste.
«Le criticità – ha proseguito Cristina Giachi – sono in via di superamento e altre come, per esempio, la possibilità di lavorare anche la mattina per le insegnanti del Consorzio e, dunque, effettuare una turnazione con le insegnanti comunali, potranno trovare una soluzione in ambito legislativo. Appare infatti necessario che il legislatore tenga in considerazione la peculiarità dei servizi educativi consentendo una maggiore flessibilità per il reperimento del personale e la gestione del medesimo».
«Sicuramente – ha commentato – il nuovo modello organizzativo-gestionale ha comportato un ulteriore maggiore impegno da parte della nostra direzione istruzione che, a fronte di un ridotto numero di personale, poiché chi è andato in pensione o si è dimesso non è stato sostituito completamente, ha risposto con il massimo impegno per mantenere alto il livello della qualità dei servizi educativi, operando quotidianamente per rispondere alle esigenze dei bambini, delle bambine e delle famiglie. Per questo sono grata agli uffici e orgogliosa dell'impegno di ciascuno dei nostri dipendenti».

Complessivamente ci sono stati, su 15 scuole, 44 incontri collegiali (ma anche individuali quando i genitori gli hanno richiesti). 71 sono state invece le riunioni di programmazione, 15 le assemblee organizzate per presentare ai genitori il Pof. Sei riunioni, infine, sono state dedicate alla pianificazione e alla programmazione operativa, alla presenza del personale del coordinamento pedagogico e amministrativo comunale e di tutti i referenti del Consorzio Metropoli.
«I numeri – ha concluso la vicesindaca – dimostrano che in relazione agli organi e alle attività collegiali la collaborazione è stata piena e costruttiva, anche se, in alcuni casi, la difficoltà di relazionarsi tra insegnanti comunali (che già scontano la differenza fra due contratti, Stato ed enti locali) e insegnanti del Consorzio Metropoli ha comportato un maggiore impegno da parte del coordinamento pedagogico, sia quello comunale che quello del Consorzio. Difficoltà che non ha immediato riscontro numerico, ma deriva dagli incontri con il personale del coordinamento.

Per quanto riguarda l’elaborazione dei POF, con la pubblicazione sul portale dducazione ciascuno potrà verificare i buoni risultati raggiunti sotto il profilo delle integrazioni delle attività; un arricchimento evidente per la scuola dell’infanzia comunale».

Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Firenze

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