Beata Balon, ascoltati nuovi testimoni. Non si escludono altri controlli in casa: le prossime tappe delle indagini

Beata Balon (da facebook)

Sarà decisiva la prossima settimana per capire se Beata Balon è morta per suicidio oppure per omicidio. Secondo fonti investigative sono infatti attesi per i primi giorni della prossima settimana i referti post autoptici sul corpo della 45enne di Empoli, originaria della Polonia, trovata morta nel suo letto lo scorso 11 gennaio, nella sua abitazione nel quartiere Ponzano, con un sacchetto di plastica in testa stretto al collo da un nastro adesivo.

Oggi, venerdì 15 gennaio, il pm Ornella Galetti e i carabinieri nel reparto operativo provinciale di Firenze si sono di nuovo incontrati per mettere insieme il materiale raccolto. Sono state ascoltate nuove persone, con l’intento principalmente di verificare le testimonianze già ascoltate a cominciare da quella del compagno della Balon, la guardia giurata 45enne Giuseppe Nocerino, che quella notte secondo il suo racconto ha dormito accanto a lei accorgendosi solo al mattino di quanto fosse accaduto.

Nessuno ancora è iscritto nel registro del pm e si indaga ancora per omicidio. Non si esclude che i militari possano tornare di nuovo nella abitazione di via Pasteur per un nuovo sopralluogo, alla ricerca di ulteriori indizi. Ancora non è stata fissata una data ma è probabile che nel corso della prossima settimana vengano effettuati ulteriori accertamenti in loco.

L’auspicio del pm a questo punto è quello, mettendo insieme tutti i pezzi di questo complicato puzzle, di arrivare finalmente a capire come Beata sia deceduta e se ci siano colpevoli o meno. Al momento in via Pasteur a ricordare quanto è accaduto giorni fa resta solo una rosa bianca lasciata sul cancello di casa.

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