La Madonna di Fra Filippo Lippi, orgoglio empolese

La Madonna di Fra Filippo Lippi volata a Tokyo

Molti empolesi magari non l'hanno mai vista, qualcuno non saprà nemmeno cosa sia, eppure è diventata ambasciatrice nel mondo della nostra città. E' la tavoletta della Madonna con bambino e i santi Michele, Bartolomeo e Alberto opera di Fra Filippo Lippi che nei giorni scorsi è volata dalla nostra Pinacoteca nientemeno che al Metropolitan Museum di Tokyo dove sarà parte, dal 16 gennaio al 3 aprile, di una mostra dal titolo "Botticelli e il suo tempo". La notizia, uscita dall'ufficio stampa del Comune, è quantomeno particolare e degna di un approfondimento visto che testimonia il valore del nostro museo che, come dicevamo all'inizio, molti di noi magari non hanno neppure mai visto. Lo sapesse Sgarbi ci darebbe, a ragione, di capre e per questo cerchiamo di capire qualcosa di più su questa opera anche per farci trovare preparati nel caso qualcuno ci chiedesse conto di qualcosa su questo vero e proprio tesoro che abbiamo in casa.
Anzitutto l'autore. Fra Filippo di Tommaso Lippi nacque nel 1406 a Firenze e morì poi a Spoleto nel 1469. Con Beato Angelico e Domenico Veneziano fu il principale pittore attivo a Firenze della generazione successiva a quella del Masaccio. Il suo stile divenne predominante al punto da costituire le basi su cui pittori come Botticelli, a cui è dedicata la mostra giapponese, crearono poi il proprio modo di dipingere.

E veniamo alla Madonna in trono fra angeli e santi, un'opera molto piccola (43,7 x 34,3 cm) che gli esperti datano al 1430 circa. Proprio le ridotte dimensioni fanno pensare che si trattasse di una tavola nata per la devozione privata, magari ospitata entro un tabernacolo, anche se nel 1986 è stata ipotizzata una provenienza dal convento delle Selve di Lastra a Signa. La presenza di San Michele, infatti, potrebbe riferirsi al patrono del committente Angelo Mazzinghi, priore del convento fino, guarda caso, al 1430. La Madonna, assisa su un alto trono, tiene il Bambino sulle ginocchia ed è circondata da un gruppo di figure. Dietro il trono stanno cinque angeli, mentre altri due si trovano inginocchiati davanti alla Vergine e suonano strumenti musicali dando le spalle allo spettatore. Ai lati si trovano San'Alberto da Trapani, San Michele Arcangelo e San Bartolomeo. La tavoletta giunse a Empoli nel secolo scorso per dono di Carlo Romagnoli, con l'attribuzione dubitativa a Masaccio. Solo più tardi, attorno alla fine del secolo, fu attribuita a Filippo Lippi che in zona ha dipinto anche una Madonna col Bambino per la chiesa di Sant'Andrea a Botinaccio, oggi conservata presso il museo di arte sacra a Montespertoli.
Da qualche giorno la tavola si trova temporaneamente a Tokyo per questa mostra, un vero e proprio evento culturale internazionale che richiamerà nella capitale giapponese i più grandi esperti a livello mondiale. Sulla targhetta del Metropolitan Museum dove verrà esposta c'è scritto: <from museo della Collegiata in Empoli>, una bella soddisfazione. Il petto, un po', gonfiamolo e prendiamoci l'impegno, per chi non lo avesse mai fatto, di andare ad ammirarla quando tornerà a casa.

Marco Mainardi