Buongiorno anche oggi le Cantine Leonardo da Vinci sono state le protagoniste di Cucinare che Bontà. La ricetta è stata eseguita dallo Chef toscano Leonardo Romanelli. Ai nostri microfoni è intervenuto l'agronomo Lorenzo Danielli delle Cantine Leonardo che ci ha consigliato l'abbinamento di buon vino toscano in questo caso il classico Chianti Leonardo.
La sede principale delle Cantine Leonardo da Vinci si trova a Vinci (Firenze). Le Cantine Leonardo da Vinci nascono nel 1961 e oggi possono contare su oltre 200 soci che gestiscono circa 750 ettari di vigneto nel Chianti e a Montalcino.
Per questo l’azienda fornisce un supporto con una squadra di tecnici ed agronomi che durante tutta la stagione seguono l’attività dei viticoltori direttamente in loco dando suggerimenti e giusti consigli per raggiungere gli obiettivi di qualità prefissati. E’ proprio la qualità delle uve il parametro secondo il quale vengono pagati i soci delle Cantine Leonardo da Vinci. Migliorare la qualità delle uve significa infatti migliorare la qualità del vino.
http://www.cantineleonardo.it/
La ricetta di oggi è una ricetta classica della tradizione delle nostre nonne, una ricetta da famiglia, perché considerato un cibo di recupero e cucinata dal bravo chef Leonardo Romanelli per le Cantine Leonardo da Vinci. L'agronomo Lorenzo Danielli che lavoro presso le Cantine ci ha consigliato il vino da abbinare a questa ricetta gustosa e saporita, il Chianti Leonardo.
Lorenzo ha spiegato ai nostri microfoni che per questa ricetta classica "Della nonna" ci vuole anche un vino classico come il Chinati Leonardo, un vino che in Italia ha un grande successo. Un vino fresco, fruttato, genuino, che sa di ciliegia, un vino che è un po' tannico, ma anche un po' delicato, ha un colore rosso intenso. Il suo colore è dovuto al tipo di uva che si utilizza per prepararlo. Il disciplinare del Chianti permette di utilizzare l'85% di sangiovese per il resto si possono impiegare altre uve a bacca rossa come il Merlot, che danno a questo vino una colorazione di un rosso intenso.
Io come la mia collega Serena ci siamo fatte spiegare anche cosa vuol dire Tannico, detto in un gergo semplice, un sapore acidulo, astringente. Per rendere più l'idea: ci sono frutti che "allegano" e ci danno in bocca un sapore aspro, così da dare quasi la sensazione di legare i denti; altro termine allappare: l’uva acerba allega i denti.
Il Chianti di Leonardo è un vino delicato al palato e morbido fatto per un pubblico giovane ma anche per un pubblico esperto di vino. Preparato con uve super selezionate nella fattoria di Vinci e di Cerreto Guidi e come ha precisato Lorenzo a Vinci le Cantine Leonardo hanno oltre 100 ettari di vigne e se andate a trovarlo all'enoteca delle Cantine Leonardo vedrete a ridosso i vigneti, i tini e le bottiglie, una filiera cortissima a portata di mano.
Polpette di manzo
Ingredienti
Macinato di manzo
Olio extravergine d’oliva per friggere
Limone non trattato
5 Patate di media grandezza
Prezzemolo
Sale
Parmigiano
pangrattato
1 Uovo
Noce moscata
Preparazione
Lavate le patate e mettetele a lessare con la buccia. Tritate in maniera grossolana le foglie del prezzemolo per non perdere troppo l’aroma. Una volta era l’incontrario si tagliava finemente e poi si faceva asciugare perché tutte le pietanze che venivano portate in sala avevano sempre un po’ di prezzemolo tritato.
Infatti c’è il detto “Sei come il prezzemolo” perchè c’era un abuso di questa erba aromatica. Se volete delle polpette più fine tritate il manzo anche due volte. In una ciotola mettete il manzo tritato, il parmigiano per saporire, il prezzemolo, la scorza di un limone intero grattugiata e mi raccomando non utilizzate la parte bianca perché è quella amara, noce moscata grattugiata per aromatizzare bene il tutto, un uovo e impastate. Se avete paura che l’uovo vi dia la sensazione che sia troppo pensante mettete solo l’albume (l’albume, a differenza del tuorlo, è praticamente privo di grassi e colesterolo; per questo motivo è adatto anche all'alimentazione di chi soffre di ipercolesterolemia o di calcolosi della colecisti). perché contiene albumina che è quella che aiuta a legare, e lo scopo nel mettere l’uovo è per dare a l’impasto compattezza.
Aspettiamo che le patate abbiano finito di lessare e poi le fate raffreddare un po’ per togliere la buccia. Con un passaverdura macinate le patate e aggiungetele al preparato di carene e mescolate per fare amalgamare il tutto. La patata serve a dare a l’impasto una giusta morbidezza perché non sia troppo asciutto e potete sostituirla con mollica di pane bagnata nel latte oppure per fare una cosa alternativa ma utilizzando la carne bianca come il pollo o vitello potete invece utilizzare la ricotta. Intanto mettiamo abbondante olio a scaldare in padella.
Con le mani formiamo le polpette e poi le passiamo nel pangrattato. Le Polpette possono essere utilizzate anche come antipasto se le facciamo più piccole. Queste polpette una volta cotte possono essere messe anche nella salsa di pomodoro (anche se in questo caso sono le braciole) anche se è un po’ contrario alla regola di cibo che è croccante e fritto non ha bisogno di salse, ma nella tradizione questi aspetti non venivano seguiti perché era un’ottima maniera per recuperare. Friggete le vostre polpette in olio bollente e poi scolatele su carta assorbente.
Leonardo Romanelli
Potete seguire Leonardo Romanelli nell'esecuzione di questa ricetta: https://www.youtube.com/watch?v=pAwX1omWtPw
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Potete ascoltare la ricetta sulle frequenze di Radio Lady 97.7 di Empoli (Fi) oppure sui 102.100 nelle zone di Pisa, Lucca, a partire dalle 8:35 circa ogni giovedì. Il sabato mattina verso le 10:40 c'è cucinare che bontà internazionale, con le ricette da tutto il mondo.