Variante di valico, Cgil: "Poco personale, serve monitoraggio dell'infrastruttura"

Sabato 5/12 apre il primo tratto della variante di valico e la Cgil denuncia: poco personale e nessun confronto con Autostrade. Servono strumenti di monitoraggio dell'infrastruttura. Oggi, venerdì 4 dicembre 2015, si è tenuta la conferenza stampa al riguardo. Ecco i punti  che sono stati trattati

Sistema Variante di Valico e Lavoro (SVdV)

E' definito 'Sistema' perché, in realtà, è composto da due autostrade parallele.

Il dover gestire due autostrade parallele di quasi 50 km, di cui una altamente tecnologizzata, che saranno connesse tra loro solo in due snodi, a valle e a monte, necessita di decine e decine di lavoratori nei settori operativi: Esercizio/Viabilità, Impianti, esazione/Assistenza alla Utenza.

Ciò comporta, a nostro giudizio, la possibilità di numerose assunzioni. E, dunque, aumento della occupazione, riferito anche al bacino di lavoratori a tempo determinato che attendono di essere stabilizzati da Aspi. Da una analisi Filt Cgil emerge che sarebbero necessari 117 lavoratori per gestire il SvdV. Di contro l'azienda nell'ultimo incontro, il 30 novembre scorso, ha lasciato intendere che vuol gestire il tutto con 19 posizioni.

Qualità delle Relazioni industriali

Domani sarà aperto il primo tratto di sei chilometri, dalle ore 06,00 del mattino: il cosiddetto Lotto 13.

E' un pezzo di SVdV fondamentale. Per tali ragioni, la Cgil Toscana e la Filt Cgil regionale insistono affinché l'apertura della Variante di Valico sia accompagnata da un contesto di strette relazioni sindacali partecipate.

Autostrade per l'Italia, invece, ha compiuto scelte unilaterali, non condivise, e procedendo a pochissime assunzioni. Critichiamo le modalità di relazioni industriali e le stime, insufficienti e inadeguate, di necessità di organico.

Organismi partecipati di monitoraggio

Cinquanta e più chilometri di gallerie, strumentazioni tecnologiche di alta qualità, il percorso vecchio e nuovo appenninico rappresentano uno snodo decisivo per il traffico autostradale nazionale ed europeo, nonché un considerevole Bene pubblico. E perciò occorrerebbe non solo personale adeguato in qualità e quantità ma pure una gestione partecipata e monitorata per la fase transitoria e iniziale di apertura di tale grande opera pubblica. E, quindi, oltre ad una nuova, vera e propria conferenza dei servizi territoriale sulla Variante autostradale, la Cgil e la Filt propongono un Tavolo complessivo di Monitoraggio SVdV.

In conclusione

Tutto ciò ha come protagonista una azienda in buona salute, con un utile netto di bilancio di diverse centinaia di milioni di euro, che gestisce un monopolio naturale in concessione dallo Stato, .

La nostra vertenza, perciò, attiene alla possibilità di nuova occupazione in una delle aziende più in buona salute del Paese, che gestisce un Bene pubblico e che ha approntato una grande opera nazionale decisiva per il collegamento dei trasporti del Paese.

Fonte: Cgil Toscana

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