L'Italia di Valori promuove la 'sanità di iniziativa' a tre anni dalla sperimentazione. Confronto in consiglio regionale


Si è svolto questo pomeriggio nella Sala Affreschi del Consiglio regionale della Toscana il convegno organizzato dal Gruppo dell’Italia dei Valori sulla cosiddetta Sanità di iniziativa, a tre anni dalla sua operatività, per capire ed analizzare il ruolo del territorio nella presa in carico del paziente con malattie croniche e il rapporto tra territorio e ospedale.

“Nel  2008, nel Piano Sanitario della Regione Toscana, l’idea della sanità di iniziativa veniva presentata come nuovo modello assistenziale delle malattie croniche nel nostro territorio – ha dichiarato la capogruppo in Consiglio regionale dell’Italia dei Valori Marta Gazzarri -. Venne fatto un passo coraggioso, frutto di una profonda discussione tra gli esperti, pensato sia in funzione di una più efficace presa in carico del paziente, sia in funzione di una ottimizzazione delle risorse del sistema sanitario pubblico, in grado di anticipare l’insorgere della patologia acuta o il suo aggravarsi e quindi in grado di ridurre la presa in carico del paziente”.

Secondo la ricerca del Laboratorio Mes della Scuola Superiore di Sanità il 67% dei pazienti cronici presi in carico nella Regione Toscana attraverso la Sanità di iniziativa dichiara di aver avuto dei benefici concreti rispetto al passato e l’87% promuove il nuovo modello di assistenza ricevuta. Come ci confermano anche gli studi internazionali e le prassi dei Paesi più avanzati, la Sanità deve fare un passo avanti verso il paziente, per anticipare l’insorgere delle malattie croniche e provvedere ad una loro gestione attraverso team multi professionali sul territorio che puntino all’educazione, agli stili di vita e alla gestione autonoma della malattia. Sono più di 1000 i medici attualmente coinvolti nella sperimentazione in Toscana chiamati a lavorare a fianco delle altre professioni della salute. E’ stata annunciata la creazione di 100 Associazioni Funzionali Territoriali, le Unità Complesse di Cure Primarie arriveranno a 50 nel 2014 e sono stati approvati progetti attuativi per altre 54 case della salute nel territorio, che arriveranno quindi a 90.

In virtù di questi dati la capogruppo Marta Gazzarri ha sottolineato “l’importanza di proseguire con determinazione in questa direzione e di affrontare con decisione questioni cruciali dal punto di vista dell’organizzazione, della formazione del personale e del dialogo fra le professioni”.

Fonte: Gruppo Italia dei Valori - Toscana Consiglio Regionale

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