
Ci sono voluti 43 anni ma il dipinto quattrocentesco di un'Adorazione rubato nel settembre del 1970 dal Museo della Collegiata di Santa Maria Assunta di Castel Arcuato, in provincia di Piacenza, è stato ritrovato dai Carabinieri. L'opera, un piccolo olio con la Madonna in adorazione di Gesù bambino, di circa 50 centimetri per 40, conservato in una cornice seicentesca, era stato attribuito a Filippo Lippi (Firenze 1406 - Spoleto 1469) ma ora, anche grazie agli studi fatti al momento del recupero, è stata riconosciuta la mano di un suo epigone, ovvero lo 'pseudo Pier Francesco Fiorentino', attivo a Firenze nel quindicesimo secolo.
La Madonna si presenta con una tunica rosso scuro ed una veste nera, il bimbo in grembo ha la testa appoggiata su un modesto cuscino rosso, il tutto su fondo nero illuminato dalle aureole d'oro delle due figure. A 'restituire' il quadro sono stati i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Venezia, nel corso di un monitoraggio effettuato sui cataloghi delle società d'aste d'arte.
L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Prato, Benedetta Foti, ha portato, incrociando i dati d'archivio dell'Arma con quelli dei cataloghi delle aste, a scoprire l''Adorazione del Bambino' tra le opere nella disponibilità di una casa d'aste toscana. L'opera è stata così recuperata e se ne sono potute studiare le caratteristiche, modificando l'attribuzione da Lippi al suo collega Francesco Fiorentino.
Il recupero integrale di un altro importante tassello del patrimonio culturale italiano - secondo i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale - si è perfezionato con l'acquisizione materiale a seguito di una indagine di polizia giudiziaria portata a termine dai militari risultando poi propedeutica agli ulteriori importanti sviluppi di tipo filologico, condotta dagli studiosi, che ha prodotto l'ultima e conclusiva attribuzione scientifica dell'opera d'arte. I carabinieri, nella prosecuzione dell'indagine, stanno tentando di capire la "storia" del dipinto dal 1970 ad oggi. Non solo per risalire agli autori del furto, nonostante siano passati 43 anni, ma anche per capire il percorso che l'"Adorazione del Bambino" ha fatto in questo periodo prima di giungere alla casa d'aste. C'è poi da stabilire - con la nuova attribuzione - il valore economico oltre che strettamente culturale, che ovviamente viene ridimensionato passando da Lippi a Francesco Fiorentino.
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