Tfl, licenziamenti su base volontaria e incentivo all'esodo: raggiunto un accordo

Tfl a Castelfranco durante il presidio del 16 ottobre 2015 (foto gonews.it)

La Tfl di Castelfranco di Sotto può salvarsi: l'incontro di ieri pomeriggio, mercoledì 11 novembre, tra vertici del gruppo Black Diamond e delegati sindacali (Loris Mainardi, Filctem-Cgil e Marcello Familiari Femca-Cisl). Oggi è stata illustrata la soluzione ai lavoratori, 6 su 23 che rischiavano l'esubero. Peculiarità dell'azienda è il buon fatturato, che però sarebbe sotto le aspettative della nuova proprietà. Da qui i tagli e lo sciopero di 8 ore del 16 ottobre.

"L'ipotesi d'accordo è stata approvata a Castelfranco, adesso aspettiamo gli altri tre stabilimenti in Italia - ha commentato Mainardi -. Gli esuberi verranno fatti su base volontaria fino al 29 febbraio 2016. Chi sarà licenziato otterrà la monetizzazione della cassa integrazione, più un importante incentivo all'esodo".

Lo stabilimento di Castelfranco è meno a rischio? "Non è possibile saperlo, si va su base volontaria, dipende chi si offrirà tra i 27 dei 152 dipendenti italiani".

"Fra gli incentivi, per chi nei due anni di mobilità va in pensione l'azienda si impegna a pagare la differenza di reddito tra mobilità e pensione. Quindi si va in mobilità ma con il reddito della pensione. Questo però non dovrebbe riguardare Castelfranco perché non ci sono persone così vicine alla pensione", continua Mainardi.

Sullo stabilimento del comprensorio i sindacati sono riusciti a "strappare per iscritto le garanzie sul proseguimento e sull'investimento sulla sede di Castelfranco".

A detta dei sindacati l'accordo approvato è buono, anche se c'è comunque poco da gioire a causa dei tagli al personale.

 

Elia Billero

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