
Cresce l’attesa per l’ingresso in Diocesi da parte di mons. Migliavacca, venticinquesimo vescovo di San miniato.
La giornata del 20 dicembre sarà piena di impegni per il presule, che arriverà nel territorio diocesano di San Miniato direttamente da Pavia.
La prima tappa del vescovo sarà l’accoglienza al margine nord ovest della diocesi, precisamente nella piccola parrocchia di Villa Campanile, dove alle 11,45 varcherà il confine della diocesi e verrà accolto dall’Amministratore Diocesano, mons. Morello Morelli.
Il primo appuntamento ufficiale è per la vicina parrocchia di Orentano, dove mons. Migliavacca andrà a visitare e pranzerà con gli ospiti della Casa di riposo gestita dalla fondazione Madonna del Soccorso.
Dopo pranzo il vescovo si sposterà direttamente a San Miniato dove alle 15,30 in Piazza del Popolo riceverà il benvenuto del Sindaco Vittorio Gabbanini. Subito dopo, alle 15,45, si sposterà nella chiesa di San Domenico per incontrare fin da subito i giovani della diocesi di San Miniato.
Da San Domenico, il corteo si sposterà processionalmente verso il Seminario, più precisamente nella biblioteca antica, dove a partire dalle 16,15 mons. Andrea saluterà le autorità locali.
Alle 16.45 partirà la processione verso il duomo. Alle 17 verrà aperta solennemente la porta santa dell’Anno Giubilare della Misericordia. Una volta iniziata la celebrazione e dopo la consegna del pastorale, mons. Migliavacca diverrà ufficialmente vescovo della diocesi di San Miniato.
LO STEMMA EPISCOPALE
Blasonatura
Mantellato rialzato: nel primo, d’oro alla croce di S. Andrea di legno al naturale; nel secondo, d’azzurro alla cometa d’oro di sei raggi ondeggiante in sbarra; nel terzo, di rosso al cesto d’oro contenente cinque pani dello stesso crocettati di nero, sostenuto da un pesce curvo rivoltato d’argento posto in fascia e sinistrato da altro pesce d’argento uscente in banda.
Motto: “Maestro dove abiti?” in lettere maiuscole di nero caricato su cartiglio esterno al naturale.
Commento.
Lo stemma di Mons. Andrea Migliavacca è costituito dallo scudo e dagli ornamenti ad esso esterni, che sono i tradizionali contrassegni della dignità vescovile: il cappello verde dal quale pendono dodici nappe del medesimo colore, sei per parte disposte in tre ordini; la croce d’oro con un solo braccio trasverso accollata allo scudo ed emergente nella parte alta e nella punta; essa è ornata di cinque gemme rosse, che ricordano le cinque piaghe di Gesù crocifisso e manifestano dun que come la croce non sia solo semplice contrassegno di dignità ma anzitutto lo strumento della salvezza.
La forma stilizzata degli ornamenti e del cartiglio è simile a quella dello stemma di S. Ecc. Mons. Giudici ed è questo un atto di omaggio e di devozione di Mons. Migliavacca nei confronti del Vescovo Giovanni con il quale egli ha per anni collaborato e che gli trasmette con la sacra ordinazione la pienezza del sacerdozio.
Il cartiglio ai piedi dello scudo contiene la frase evangelica “Maestro dove abiti?”, ossia la richiesta rivolta a Gesù (Gv 1, 38) e attribuibile a S. Andrea, che fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato.
Questo motto riassume l’atteggiamento personale e pastorale di mons. Migliavacca: mettersi alla ricerca del Signore e comunicare agli altri questa fondamentale esperienza di fede. Lo scudo è stato costruito con elementi che sviluppano il messaggio trasmesso dal motto.
Fonte: Diocesi di San Miniato
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