
Come compiere una frode al fisco per 1,2 milioni di euro: la guardia di finanza di Pontedera ha scoperto i trucchi messi in atto da tre imprenditori della Valdera che avevano ideato un sofisticato sistema con emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, false dichiarazioni d’intenti per acquistare prodotti in esenzione di IVA, per oltre 4 milioni di euro ed omessi versamenti di IVA imposta per oltre 400mila di euro, oltre ad altre irregolarità fiscali.
Acquistare materie plastiche e rivenderle sottocosto per 'sterilizzare' l'Iva: questo il modus operandi che raddoppiava i vantaggi degli imprenditori. Una società di comodo con sede in Casciana Terme, fino a poco tempo prima operante nel settore della lavorazione e commercio del vetro, è stata sfruttata proprio per canalizzare, solo sulla carta, tutti gli acquisiti di plastica per imballaggio, effettuati in esenzione d’imposta. La società veniva dichiarata presso una società di Padova come 'esportatore abituale', così da ottenere indebitamente una fatturazione in esenzione d’imposta, che può essere consentita solo su chi opera nel mercato estero.
In seguito, con un giro di fatture false, la plastica per imballaggi è stata rivenduta sotto costo e con IVA esposta in fattura ad una società operante nella zona industriale di Gello (Pontedera), in modo da consentire un duplice vantaggio: ottenere prodotti a prezzi concorrenziali e beneficiare indebitamente di un credito di IVA verso l’Erario, utilizzato poi per stornare parte dei debiti accantonati per oltre 600 mila euro.
Le Fiamme Gialle di Pontedera hanno seguito tutti i passaggi della merce. I corrieri hanno confermato che la società di Casciana Terme non aveva mai immagazzinato la merce, ma quest'ultima era stata da loro trasportata dalla società venditrice di Padova direttamente nei magazzini della società di Pontedera.
Per descrivere il quadro completo dell’intera frode i finanzieri hanno effettuato 3 verifiche fiscali e diversi controlli, richiesti anche ai colleghi di Padova.
L’attività nel suo complesso ha permesso di rilevare fatture false per oltre 6 milioni di euro e una frode ai danni dello Stato di oltre un milione di euro.
La Procura di Pisa ha ottenuto il sequestro finalizzato alla confisca dal gip del Tribunale.
Reati tributari per emissione e annotazione di fatture false, dichiarazione fraudolenta, e truffa ai danni dello Stato sono i vari reati di cui gli imprenditori sono chiamati a rispondere. Il sequestro è stato effettuato su denaro pari a 600 mila euro e una villa in Casciana Terme di 16 vani con annessa piscina per un valore stimato di 840 mila euro. Sono in corso ulteriori indagini patrimoniali.
Fonte: Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pisa
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