
Accessibilità dei Musei, il Museo Benozzo Gozzoli è stato selezionato tra i “case study” più significativi della Toscana per le soluzioni di avanguardia adottate con il fine di favorire la piena fruizione del suo patrimonio culturale e artistico da parte di tutti i cittadini.
Venerdì 30 ottobre (ore 9.30) al Teatro del Popolo di Castelfiorentino è infatti in programma la seconda giornata del convegno regionale “Tutti al Museo”, che si propone appunto di approfondire il tema dell’accessibilità museale (fisica, sensoriale, cognitiva e culturale) “tra innovazione e inclusione”, comparando le esperienze maturate e prendendo in esame le “soluzioni replicabili”.
Al convegno - organizzato da ICOM Toscana, Regione Toscana, Segretariato regionale MiBACT della Toscana, Polo Museale toscano e Fondazione Pomo PA.– si alterneranno una trentina di relatori, fra cui numerosi esperti, autorità e funzionari della Regione e del Ministero dei Beni Culturali. Oltre ad una parte teorica, la sessione del mattino e del pomeriggio dedicheranno ampio spazio alle buone pratiche e agli esempi virtuosi, attraverso un confronto tra le varie esperienze maturate a diretto contatto con il pubblico da parte degli operatori museali.
Verrà quindi affrontata sia l’accessibilità “come risorsa”, per la valorizzazione del patrimonio culturale, sia l’accessibilità nei musei, focalizzando l’attenzione sulle applicazioni concrete che potrebbero essere utilmente ripetute in altre realtà.
I “case study” – previsti nella sessione pomeridiana – sono quelli di Prato (Museo del tessuto e museo della deportazione), Montelupo Fiorentino (Museo Archeologico) e infine Castelfiorentino con il Museo Benozzo Gozzoli, individuato quale “piccolo museo” dotato di una “grande accessibilità”. Su quest’ultimo, in particolare, si concentreranno gli interventi di Serena Nocentini (direttrice museo Be.Go), Stefania Bertini e Alice Vignoli (operatrici museali Be.Go.), Vania Pucci (direttrice artistica Teatro del Popolo).
Prevista anche una speciale performance “Ci vedo una storia!”, ispirata alle poesie e alle storie raccontate dai malati di alzheimer nell’ambito del progetto “storie ad arte” promosso dal Museo Benozzo Gozzoli. Come si ricorderà, al Museo Be.Go. è stato inaugurato nel 2014 un percorso espositivo permanente (finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze) che consente anche a non vedenti e ipovedenti di apprezzare gli affreschi realizzati dal famoso pittore fiorentino, e sempre il Museo è stato protagonista lo scorso anno di un progetto dedicato ai malati di alzheimer, che ha coinvolto gli anziani delle case di riposo di Castelfiorentino e Certaldo.
“La scelta di Castelfiorentino per la seconda giornata del convegno – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – rappresenta per noi un riconoscimento importante, che certifica la qualità del lavoro svolto dal Museo Benozzo Gozzoli a favore dei cittadini più deboli, non in modo retorico ma con la realizzazione di progetti concreti e soprattutto un percorso espositivo permanente dedicato ai non vedenti di cui si trovano pochi esempi in Italia (come Bologna e Ancona).”
“Credo che l'identità del museo si stia progressivamente ridefinendo – sottolinea Serena Nocentini, direttore del Museo Be.Go. - e ciò ha fatto nascere la necessità di ripensarne il ruolo, tenendo sempre conto delle esigenze conservative, ma soprattutto di quelle dei nostri ospiti. Il museo deve affermare le proprie potenzialità di infrastruttura culturale atta a tenere alta l'attenzione sui numerosi temi che attraversano la nostra storia, creando le giuste opportunità affinché la bellezza si percepisca il più possibile”.
“Siamo ben lieti di ospitare nel nostro teatro questo evento – sottolinea Maria Cristina Giglioli, presidente della Fondazione Teatro del Popolo – che attesta ancora una volta la validità del cammino intrapreso dal Museo Be.Go. fin dalla sua realizzazione.
Un museo nato per un pubblico ampio, diffuso, con proposte culturali varie ed inclusive, in grado di abbattere ogni tipo di barriera, anche di tipo sensoriale e cognitivo, per consentire a tutti la piena fruizione del suo patrimonio artistico, nella piena convinzione che il ruolo delle Istituzioni culturali sia anche quello di migliorare la qualità della vita”.
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio Stampa
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