"Oggi pomeriggio alle 17.30 è entrata la polizia all'interno dell'ex-Gea occupato. Sono entrati pistola alla mano terrorizzando tutti i presenti. Poi hanno chiesto i documenti a tutti, per il momento i ragazzi continuano ad essere accerchiati dalla polizia e dai reparti della celere. Per il momento nessuno può entrare o uscire dalla piazza". L'ultimo comunicato rilasciato dagli studenti in occupazione alla ex Gea è visibile a questo link. All'interno dell'edificio si trovano una trentina di persone.
AGGIORNAMENTO
Il blitz della polizia nell'immobile occupato dell'Università di Pisa è stata un'operazione di polizia giudiziaria per "stroncare un'attività di furto". Lo hanno fatto sapere le forze dell'ordine, precisando che l'intervento massiccio è stato necessario visto l'alto numero di persone presenti. Gli studenti, si rileva, avrebbero prelevato libri di proprietà dell'ateneo stoccati nei locali.
"Non ci sono stati fermi ma solo procedure di identificazione anche se con modalità diverse - ha detto l'avvocato Tiziano Checcoli, chiamato dagli studenti - e per le posizioni di ciascuno si faranno valutazioni caso per caso. Quando sono arrivato sul posto, la polizia era già intervenuta e mi è stato detto che si procedeva per furto". L'edificio è stato sgomberato e sono in corso le operazioni per ripristinare le normali condizioni di sicurezza dell'immobile che sarà messo sotto sequestro giudiziario.
La polizia, secondo quanto si è appreso, è intervenuta in seguito alla segnalazione fatta dall'università e dopo avere verificato con un sopralluogo preventivo che sul piazzale antistante l'edificio erano stati aperti decine di scatoloni contenenti i libri custoditi all'interno dell'immobile.
"Questo è un deposito di libri - ha spiegato Federico Massantini, economo dell'università di Pisa - dove sono stipati centinaia di migliaia di libri della Pisa university press, la casa editrice dell'ateneo. Nella porzione centrale del magazzino sono stati spostati e portati all'esterno almeno una ventina di pancali e decine di scatoloni che sono stati aperti. E' difficile quantificare quanti libri sono spariti, ma si parla di alcune decine".
"Smentiamo che si tratti di materiale abbandonato - ha aggiunto il prorettore alla didattica, Paolo Mancarella - anzi questo è un magazzino operativo utilizzato per rifornire le librerie a seconda delle richieste. Pertanto respingiamo al mittente le accuse degli studenti circa lo stato di conservazione dei volumi e dell'immobile". Al termine delle procedure di identificazione un centinaio di studenti ha sfilato in corteo per le vie del centro. Durante il blitz ci sono stati anche alcuni tafferugli tra studenti e forze dell'ordine.
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