Taglio del nastro per gli orti in città di Villa Doney

La macchina dell'acqua di Villa Doney

Le grandi ville dei signori, le coloniche, dall'Ottocento in poi, disegnavano l'abitato immerso nella campagna. Scandicci era l'orto di Firenze, era il regno del grano e dell'ulivo, organizzato secondo il sistema della mezzadria.
Non sono molte le tracce storiche lasciate dai proprietari di Villa Doney, grande struttura oggi compresa tra il Vingone e l'autostrada, datata 1400. Mentre la parte padronale è stata recuperata, e trasformata in residenze, oggi possiamo, grazie all'assegnazione del bando comunale sull'area a Humanitas Scandicci, Cui I ragazzi del Sole e Slow Food Scandicci, guardare al futuro anche dell'annesso agricolo. E' qui infatti che nascerà "Orti in città" un progetto a tutto tondo che vuole rinnovare la passione per i prodotti e le tradizioni culinarie locali con il sostegno di uomini e donne diversabili che potranno trovare così un luogo di impiego e conoscenza.

Il progetto nasce dall'incontro delle tre associazioni che già stanno lavorando assieme, anche se su progetti diversi, con le stesse finalità e per il raggiungimento degli stessi obiettivi Cui-I Ragazzi del Sole, Slow Food e il Centro diurno Il Faro (gestito dalle cooperatvie Il Girasole e Gaetano Barberi insieme a CUI) hanno deciso, due anni fa, di rendere più continuativa e costruttiva l’ormai consolidata collaborazione, dando vita al progetto “Dall'orto alla tavola” pensato per l'autonomia e l'inclusione sociale di persone con disabilità di vario tipo, oltrechè per l’acquisizione, da parte delle stesse, di conoscenze e competenze ai finanche di un possibile inserimento lavorativo. Gli strumenti sono stati la realizzazione dell’Orto nel terreno della Baracca del Vingone e l’organizzazione di un Corso di cucina nei locali del Bistrot del Mondo, - Da Bobo all’Acciaiolo, locale gestito da Slow Food Scandicci.

"Ora con noi" è invece un progetto che vede Humanitas Scandicci e Cui I Ragazzi del Sole assieme per la creazione di una comunità alloggio per dare risposta alle domande delle famiglie dei disabili in merito al "Orti in città" unisce, idealmente, i due percorsi, creando un nuovo punto di convergenza: il terreno sarà curato da ragazzi diversabili che saranno accompagnati in un processo di autonomia della produzione che poi convergerà in un percorso di degustazione dei prodotti della terra, creerà relazioni con i gruppi di acquisto locali, porterà ai mercati locali ortaggi e frutta a chilometro zero. I primi passi da fare riguarderanno il terreno, per renderlo produttivo nella nuova stagione. Guardiamo lontano e stiamo già pensando agli alberi da frutto, melograni, fichi, albicocchi, e alle piante aromatiche, al semenzario e al manufatto dei laboratori e degustazioni. Con questo progetto vogliamo recuperare l'identità di un territorio ma anche coinvolgere in prima persona i ragazzi diversamente abili per favorirne l'inserimento lavorativo.

L'area sarà divisa in tre parti: a destra dell'ingresso un gazebo in legno, dove si svolgeranno le attività culturali, di degustazione e ricreative; la zona centrale sarà dedicata invece alla coltivazione di erbe aromatiche mentre lo spazio a ovest è per la coltivazione di verdure e ortaggi, circondati Un progetto ambizioso che presenteremo alla cittadinanza domenica 4 ottobre, alle 10,30, in occasione del taglio del nastro ufficiale, da parte del sindaco Sandro Fallani. Saranno presenti i presidenti delle tre associazioni partner di Orti in Città, Mario Pacinotti, Humanitas Scandicci, Patrizia Frilli, Cui I Ragazzi del Sole, e Giovanna Licheri, Slow Food Scandicci. Un brindisi da fare assieme anche a chi negli anni ha lavorato per riportare ad uso questi 5mila metri quadri: l'ex sindaco Simone Gheri, l'europarlamentare Simona Bonafè e il deputato Filippo Fossati.

Fonte: Ufficio Stampa

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