
Sei un empolese doc? Se qualche volta avete rivolto a qualche concittadino questa domanda o ve la siete fatta per voi stessi ora potete anche trovare una risposta, non si sa quanto attendibile, ma pur sempre una risposta.
Gira infatti su Facebook da qualche giorno un'applicazione che permette, appunto, di rispondere al quesito.
Un divertente giochino articolato in sette domande a cui bisogna rispondere in 60 secondi.
Ci siamo divertiti a farlo ma, per ovvi motivi, non vi diremo le domande che ci sono e che spaziano dai personaggi empolesi, alla sua storia. (Qualcuno conoscendo i quesiti potrebbe prepararsi e studiare prima per poi concludere il test positivamente in pochi secondi)
In ogni caso alla fine esce fuori l'immagine di un diploma con un punteggio espresso in centesimi, ovvero la - presunta - misura della vostra empolesità. Al di là del fatto che sia su un social network e quindi al passo coi tempi, il test per come è strutturato sa un po' di Rischiatutto del compianto 'maestro del quiz' Mike Bongiorno anche se, visto che ormai una parte della vita di tante persone viaggia in rete, sta riscuotendo un discreto successo alla luce delle tante bacheche sulle quali il diploma di empolesità sta comparendo.
Visto che il compito di un cronista è non solo quello di trovare una notizia e raccontarla ma anche quello di approfondire un po' la cosa, proviamo ad andare un po' oltre il semplice giochino delle sette domande in 60 secondi. Si scopre così che, forse, dietro al test c'è qualcos'altro.
Se trovate l'applicazione e la lanciate, vi uscirà in alto a sinistra la scritta Sani Principi#Empoli, pagina Facebook, come recitano le sue info, "da cui ripartire da cui imparare su cui confrontarsi di cui c’è bisogno, di cui Empoli ha bisogno".
Il test sulla empolesità fa infatti parte di questa pagina il cui nome rimanda ad un consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di casa nostra.
Insomma, una sorta di matrioska che parte da un test e, attraverso un paio di passaggi, rimanda ad un movimento politico.
Siccome le elezioni amministrative si avvicinano, viene da chiedersi se il divertente giochino non sia in realtà un'operazione 'social' - politica innovativa visto che sarebbe abbinata ad un movimento che ha fatto della Rete il suo cavallo di battaglia.
Bocche cucite da parte dei grillini sull'argomento, ma la curiosità resta. In attesa di sapere la verità non resta che giocare. Fatelo, è divertente.
Marco Mainardi
Marco Mainardi
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