Famiglie sgomberate, Nazione Rom convoca un incontro alla Foresteria Pertini di Sorgane


Alle 21.00 di lunedì 31 agosto 2015 si svolgerà una assemblea pubblica all'interno della Foresteria Pertini di Sorgane - Comune di Firenze

All'interno della struttura vivono centodieci cittadini, uomini, donne, bambini, anziani, intere famiglie sgomberate recentemente (12 agosto) dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, su richiesta del Sindaco di Firenze Dario Nardella, dalla struttura occupata denominata "Villa la Querce".

Lo stesso Comune di Firenze istituiva un bando di evidenza pubblica in data 29 luglio 2015 pari alla cifra di 220.000 euro, con scadenza di presentazione dei progetti 10 agosto 2015. Nel Capitolato Speciale d’Appalto si legge: "per l’affidamento del servizio di accoglienza temporanea e

accompagnamento verso percorsi di autonomia per persone in condizione di svantaggio e marginalità sociale presso la foresteria Pertini –Firenze."

Il giorno dello sgombero da Villa la Querce il denaro pubblico è già stato affidato alla Solidarietà Caritas Onlus di Firenze, rappresentata legalmente dal dott. Andrea Gori, una società direttamente collegata alla Caritas Diocesana di Firenze presieduta dal Presidente e Cardinale Giuseppe Betori.

Nei giorni successivi, dalla parte politica di Firenze e della Regione Toscana rappresentata dal Consigliere di Forza Italia Marco Stella e da  Saverio Di Giulio responsabile dell'organizzazione neo-nazista denominata Casa Pound inizia la diffusione di false informazioni sull'operazione in atto con il preciso intento di fomentare discriminazione ed odio razziale nascondendo la verità dei fatti. Secondo gli esponenti politici della destra e dell'estrema destra il denaro pubblico è stato affidato alla "solita cooperativa rossa" per accogliere Rom e Somali all'interno della Foresteria Pertini.

Partendo dal Diritto Internazionale e dalla Costituzione Italiana il Comune di Firenze, come ogni altro Comune in Italia, non violerebbe nessuna legge nell'accogliere esseri umani di etnia Rom o Somala all'interno delle proprie strutture. La verità dei fatti è però molto diversa da quella descritta da Forza Italia e Casa Pound: alla Foresteria Pertini e nelle altre strutture gestite dalla Caritas sono stati inseriti i cittadini sgomberati da Villa La Querce il 12 agosto. Tra loro nessun cittadino di etnia Rom e Somala ma famiglie e singoli di nazionalità italiana, rumena, marocchina e tunisina.

La vera questione da affrontare è un altra: che uso verrà fatto del denaro pubblico? Con questi soldi verrà garantito realmente un percorso di inclusione stabile e duratura per le famiglie della Foresteria Pertini?  Si useranno i fondi per costruire economia o si continuerà con le politiche assistenzialistiche che producono soltanto nuova povertà, esclusione e miseria? Sono queste le domande che l'Associazione Nazione Rom ha immediatamente rivolto alla Caritas, al Sindaco di Firenze ed all'Assessore al Sociale Sara Funaro, domande ancora senza risposta.

Il bando ed il capitolato prevedono all' articolo 3.4 lettera b (Servizi ed Attività - Progetto di Inclusione Sociale) il  sostegno a progetti di Star Up Socio Abitativo per gruppi o singoli. Si tratta di predisporre l'inserimento delle famiglie all'interno di case o coloniche, recepite anche attraverso il mercato privato. Ad oggi, a nessuna delle famiglie è stato proposta questa opportunità. Nello stesso si evidenzia come la Caritas possa, nel caso in cui queste attività non siano possibili o si ritiene che esse non si possano concludere entro i termini (ottobre/novembre 2015) predisporre il rimpatrio assistito degli ospiti nei paesi d’origini, anche attraverso l’utilizzo delle organizzazioni internazionali addette a questa attività.

Secondo l'Associazione Nazione Rom esistono i termini per denunciare questo bando alla Commissione Europea Giustizia e preparare ricorso al TAR (il bando è illegittimo e viola la direttiva 2004/38/Ce). L'ente attuatore, la Solidarietà Caritas Onlus di Firenze, viene investito della possibilità di organizzare deportazioni di intere famiglie fuori dal territorio dello Stato Italiano con una discrezionalità assoluta. Il tutto in coincidenza con l'arrivo di Papa Francesco a Firenze prevista il 10 di novembre. E chi controlla la Caritas? Dove sono i progetti di start up ed inclusione abitativa?

Per questi motivi, ritenendo la democrazia e l'informazione elementi cardine dell'attuale ordinamento all'interno della Repubblica Italiana è stata organizzata un'assemblea pubblica all'interno della Foresteria Pertini prevista per stasera, 31 agosto 2015, alle ore 21.00. Il fine è di informare correttamente su diritti e doveri e procedere a monitoraggio di quanto predisposto dal bando, garantendo a tutti inclusione stabile e duratura per tutti. Nessuno escluso. Cittadinanza, media e giornalisti, responsabili Caritas e del Comune di Firenze, politici, partiti e movimenti sono invitati.

Costruire nuove politiche di inclusione sociale partendo dai principi di autodeterminazione ed interculturalità è possibile. Lo dimostra l'apertura della Casa della Pace e dell'Accoglienza a Pontassieve. Una vera e propria casa che sta accogliendo decine di cittadini e cittadine, famiglie di etnia Rom garantendo inclusione abitativa, protezione sociale e sanitaria, sostegno giuridico ed amministrativo, scolarizzazione, formazione ed avvio verso percorsi lavorativi. Una struttura costata 0 euro di denaro pubblico. Un esempio da diffondere in tutta la Regione Toscana e l'Italia intera.

Fonte: Associazione Nazione Rom

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