Vicenda 'Primavera 90': gli appartamenti di piazza dell’Unione Europea non andranno all’asta

Piazza dell'Unione Europea a Montelupo Fiorentino (foto gonews.it)

La cooperativa Primavera 90 ha realizzato alcuni degli appartamenti di piazza dell’Unione Europea. A causa della liquidazione coatta di Primavera 90 è iniziata una procedura che rischiava di concludersi con la messa all’asta di 10 diversi lotti.

Abitazioni per cui tutti gli assegnatari hanno già pagato in parte o quasi interamente l’importo dovuto, prima della messa in liquidazione coatta amministrativa.

Lo scorso 5 giugno è stata diffusa la notizia che i commissari liquidatori fra le diverse soluzioni possibili avevano scelto quella della messa all’asta degli immobili; una decisione il cui peso sarebbe ricaduto soprattutto sulle famiglie che abitano negli appartamenti.

L’asta che riguardava 10 lotti era già stata fissata per il prossimo 4 agosto.

Una decisione quella dei commissari liquidatori che ha sorpreso gli assegnatari degli appartamenti ma anche il creditore privilegiato della Cooperativa, una banca del territorio, che dal 2012 aveva già avviato e successivamente concluso le trattative per la vendita singola agli attuali proprietari.

Mettere all’asta gli appartamenti avrebbe voluto dire venderli a prezzi stracciati con la ragionevole possibilità che i nuovi proprietari sfrattassero gli attuali.

Pur essendo una vicenda strettamente privata in cui il Comune non ha un diretto coinvolgimento, il sindaco si è interessato per capire quali fossero i margini di intervento ed ha invitato i commissari liquidatori ad un incontro per verificare la possibilità di percorrere strade diverse; contestualmente lo scorso 13 luglio ha presentato alla D.ssa Moleti, direttore generale per la 'vigilanza sugli enti, sul sistema cooperativo e le gestioni commissariali' presso il Ministero dello sviluppo economico, un’istanza di sospensione o revoca del bando di asta pubblica.

«La casa è per tutti un bene primario, in molti casi rappresenta l’investimento della vita, per cui molte famiglie decidono di indebitarsi per molti e molti anni. Il fatto che alcune famiglie potessero trovarsi letteralmente in strada per un errore non loro mi sembrava profondamente ingiusto.

Senza contare che se l’asta avesse avuto luogo si sarebbe profilata una vicenda dai risvolti sociali importanti per l’intera comunità. Non mi sembrava opportuno subire passivamente questa vicenda, per questo, con il supporto dell’avvocato Laura Salvi, consulente del Comune, ho deciso di presentare l’istanza di sospensione ​o revoca ​al Ministero e da poco abbiamo avuto notizia che i commissari liquidatori hanno sospeso l​'asta. In tutto questo sono risultati fondamentali l'impegno e l'interesse del Governo ed in particolare del sottosegretario e montelupino Luca Lotti al quale mi sono rivolto da subito e che ha immediatamente condiviso le mie preoccupazioni.

La sospensione consentirà di riprendere le trattative con la sufficiente serenità. Sono quindi più che soddisfatto di questo primo risultato e auspico che si giunga in breve tempo, con l'aiuto dei commissari liquidatori e con il necessario buon senso, alla soluzione di questa brutta e paradossale vicenda. L'impegno del Comune, lo dico in particolare ai cittadini coinvolti, non si ferma qui», afferma il sindaco di Montelupo.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa

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