Filt Cgil Toscana: "discussione sulla riforma portuale deve essere gestita con grande attenzione"

Alla data del 29 luglio c'è stato l'incontro programmato col ministro Delrio sul piano strategico nazionale della portualità e della logistica con le segreterie nazionali di categoria, incontro che prevedeva il solo argomento della portualità, leggendo il comunicato delle segreterie si evince un certo ottimismo. La Filt-Cgil Toscana ritiene che la discussione sulla riforma portuale 
deve essere gestita con grande attenzione principalmente sui temi che riguardano il lavoro, la sicurezza e la formazione sulle quali abbiamo delle difficoltà ad individuarle all'interno della riforma. Vi è anche la partita contrattuale delle A.P, ancora aperta, nonostante vi siano state precise disposizioni dopo le sentenze sopravvenute e la destinazione delle stesse A.P in tema di accorpamenti di sistema. 

La Toscana ha bisogno di capire se alcune decisioni ipotizzate dal ministro Delrio sulla portualità siano frutto di un analisi ben supportate da logiche di sistema che riscontrino le necessità dei territori e delle Regioni per quanto lui stesso definisce Dimensione Regionale di sistema". Colgo lo spunto per rendere noto che il giorno 28 luglio, presso la Regione Toscana, l'assessore Ceccarelli, il Sindaco di Carrara, il Presidente della provincia di Massa Carrara, il Presidente della A.P di M. di Carrara, hanno sottoscritto un intesa di adeguamento infrastrutturale del porto e della viabilità che in linea con il piano regolatore portuale pone le condizioni di rilancio del settore portuale commerciale, turistico, crocieristico, diportistico e cantieristico. Durante questo tavolo istituzionale sono state espresse delle posizioni dal Sindaco di Carrara e dal Presidente dell'A.P,per quanto riguarda la 
disputa sul trasferimento delle competenze dell'A.P di M. di Carrara a La Spezia che ci hanno confortato su ciò che sosteniamo come Cgil e Filt sia Regionale che provinciale, meno,molto meno confortanti le espressioni dell'assessore Ceccarelli

"Puntiamo alla Regionalità di sistema, ma se questo non fosse, non ci strapperemo le vesti". Regalare al sig. Toti, presidente della regione Liguria, una tavola ben apparecchiata mettendo a disposizione di La Spezia un territorio che viene finanziato e rilanciato da sforzi compiuti attraverso la fiscalità dei Toscani la definirei un vero scandalo. Rendo noto che in Toscana tutti i percorsi attuati con l'obbiettivo di costruire sistemi va dal : TPL reginale agli Aeroporti, dalla Sanità al settore ecologico dei rifiuti, dal trasporto marittimo agli Interporti, dalla Viabilità a quel che volete, la portualità che problemi pone ? 

Adesso tutti e 3 i porti Toscani hanno il loro piano Regolatore aggiornato e cantierabile, i territori dove insistono rientrano negli "Accordi di programma", sono individuati dentro un protocollo Regionale portuale alla salute e sicurezza, che abbiamo rinnovato da pochi giorni, hanno applicato il solito CCNl della categoria portuale, in Toscana c'è una portualità, cosidetta dei porti minori, con sede a Viareggio, vorrei capire quale bisogno ci sia di non pensare Carrara dentro la portualità Toscana, il porto core, come riferimento di sistema, c'è, è Livorno come riconosciuto anche dal porto di Piombino. Richiamiamo tutti ad una riflessione più attenta e puntuale su un tema sul quale la NS OO.SS non farà un passo indietro nel tutelare l'interesse del lavoro e dei lavoratori sui NS territori. 

Fonte: La FILT/CGIL Toscana

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