Appalto delle scuole dell’infanzia comunali, il Comitato attende ma non si arrende

La seconda sezione del Tar ha respinto l’istanza di sospensione presentata dal Comitato ‘L’infanzia non si appalta’ in merito alla procedura per l’affidamento della gestione del servizio per attività educative pomeridiane e di ampliamento dell’offerta formativa per le scuole dell’infanzia comunali.
Il pronunciamento è avvenuto nella Camera di Consiglio di ieri.

Tra le motivazioni: che “alla prima sommaria deliberazione propria della fase cautelare, l’utilizzazione, nell’esercizio delle attività formative oggetto di esternalizzazione, di personale fornito dei requisiti di abilitazione previsti dall’ordinamento appare garantito dalla previsione dell’articolo 2 del Capitolato di gara”; che “in ogni caso, il rispetto dei requisiti ... in materia di parità scolastica appare assicurato dalle valutazioni che saranno effettuate dall’Ufficio scolastico regionale, una volta trasmessa la documentazione di inizio corsi”; che “in considerazione della non ancora intervenuta aggiudicazione del servizio (con la definitiva concretizzazione dei contenuti della prestazione offerta dal gestore, sotto il profilo essenziale dei requisiti professionali degli insegnamenti) e della necessaria valutazione da parte dell’Ufficio regionale della sussistenza dei requisiti costitutivi per il mantenimento della parità scolastica, appaiono complessivamente assenti, nella fattispecie, profili attuali di danno grave e irreparabile suscettibili di considerazione in sede cautelare”.

In attesa delle pronunce sul merito, siamo intanto soddisfatti di questo pronunciamento del Tar - ha detto la vicesindaca Cristina Giachi - che non vede motivi per sospendere le decisioni del Comune di dare in appalto, nelle scuole dell’infanzia comunali, il servizio per attività educative del pomeriggio e di ampliamento dell’offerta formativa”.
“Noi eravamo tranquilli del nostro operato -
ha concluso Giachi - ma ora lo siamo di più”.

Il Comitato aveva presentato ricorso contro la delibera di Consiglio comunale ‘Approvazione del bilancio annuale 2015, bilancio pluriennale 2015-2017,bilancio armonizzato 2015-2017, piano triennale investimenti, programma triennale dei lavori pubblici, relazione previsionale e programmatica e piano delle alienazioni e valorizzazione”, contro la delibera di giunta riguardante il programma triennale del fabbisogno di personale 2015-2017 e piano occupazionale 2015 e contro la determina dirigenziale avente ad oggetto la ‘Determinazione a contrattare per l’affidamento della gestione del servizio per attività educative pomeridiane e di ampliamento dell’offerta formativa per le scuole dell’infanzia del Comune di Firenze. Periodo: anno scolastico 2015/2016’.

Questo l'intervento del Comitato L'Infanzia non si Appalta in merito alla decisione del TAR
Niente sospensiva e decisione ultima rinviata.
Il ricorso rimane pendente nel merito con riferimento nell’ordinanza alle determinazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale e alla tutt’oggi mancata aggiudicazione ufficiale dell’appalto.
Il TAR non blocca dunque la strada al Comune di Firenze e rimanda la decisone ultima al Usr che il 30 settembre si dovrà pronunciare sui requisiti previsti in materia di parità scolastica.

Nel frattempo la decisioni si configura come sempre più complessa, anche perché dal livello locale la questione si è ormai spostata su un piano nazionale: il DDL Enti Locali, che permetterebbe l’assunzione del personale docente necessario, è stato infatti ieri approvato al Senato e sarà di nuovo in discussione alla Camera prevedibilmente entro il 18 agosto.
Alcune Amministrazioni, tra cui Arezzo e Bologna si stanno già muovendo in tal senso alla luce di questi sviluppi e assumendo insegnanti, ritirando i progetti di esternalizzazione; mentre la Giunta Nardella nega ostinatamente ogni possibile alternativa all’appalto.

Nel frattempo la situazione delle scuole dell’infanzia comunali fiorentine rimane oscura: “siamo a fine luglio e ancora non è stato fornito alcun piano definitivo per il prossimo anno scolastico: non si conosce ad oggi nemmeno il piano di mobilità delle maestre” denunciano le famiglie.

La sperimentazione, che viene presentata Comune come un progetto pilota, a un mese e mezzo dalla riapertura delle scuole dell’infanzia non ha un piano definitivo e questo pone molte ombre sulla concreta possibilità di partecipazione su aspetti organizzativi.
Il Comitato l’Infanzia non si appalta ha raccolto 5.000 firme contro l’appalto e non sarà certo una sospensiva a mettere a silenzio le sue ragioni.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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