Febbre Chikungunya, Zini (Insieme per cambiare): "La giunta informi sulla profilassi nell'accoglienza dei profughi"

Carlo Andrea Zini (foto gonews.it)

"Il caso di febbre Chikungunya, verificatosi a Castelfiorentino, al di la delle opportune precisazioni e rassicurazioni in merito pervenute dall’ Azienda Sanitaria, pone degli interrogativi, non di poco conto.

Niente allarmismi, sia chiaro, ma bisogno di chiarezza.

In un recente viaggio all’estero, ho avuto modo di verificare le delicate procedure che vengono seguite per i soggetti che hanno contratto quella tipologia di virus. La cosa, pertanto, non è affatto da sottovalutare. Stando alle notizie riportate dalla stampa locale, la persona infettata è un profugo che ha trovato ospitalità nella tenuta di “Praticelli” in località Meleto.

Ribadendo il fatto che, ognuno di noi, può essere colpito dalla Chikungunya anche per un semplice ristagno d’acqua in un sottovaso, ci sembra opportuno che il Sindaco o l’Assessore con delega, anche per tranquillizzare la popolazione, provvedano ad informarla sulle modalità specifiche della profilassi tenuta dagli organi sanitari competenti riguardo l’accoglienza dei profughi; molti di loro, infatti, provengono da zone a rischio e l’emergenza non è, affatto, terminata.

In particolare, sarebbe interessante conoscere, anche in virtù dell’ordinanza emessa a titolo precauzionale riguardo la disinfestazione della zona, quale modalità operative si erano seguite, prima dell’arrivo dei migranti, nella tenuta di Meleto e se ci fosse, o meno, un protocollo specifico a cui rispondere.

Con l’occasione, l’Amministrazione potrà fare il punto sul programma generale per la disinfestazione contro le zanzare, sempre numerose e fastidiose di questi tempi".

Carlo Andrea Zini, capogruppo Insieme per Cambiare Castelfiorentino

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