
Stamani è stato sgomberato un insediamento abusivo abitato quasi esclusivamente da rom nella zona di Ponte del Pecora a Quaracchi, in un terreno di proprietà comunale. Nell’area, in una quindicina di baracche, vivevano una trentina di persone di cui tre minori. Alcuni di loro provenivano da un precedente sgombero a Scandicci, nell’ex Cnr. Si tratta del 14/esimo sgombero dall’inizio del mandato.
Sul posto sono intervenuti polizia municipale, polizia, servizi sociali, uffici tecnici del Comune. Gli abitanti abusivi sono stati allontanati senza troppa resistenza. Tutti hanno rifiutato l’accoglienza offerta dal Comune. Le famiglie con i minori hanno dovuto indicare l’indirizzo di parenti dove andranno a soggiornare affinché i vigili urbani possano verificare la veridicità delle affermazioni. Le condizioni igienico sanitarie del campo erano rpecarie, con topi e scarafaggi attirati da rifiuti e resti di cibo. Le baracche sono state abbattute e l’area è stata messa in sicurezza.
Sempre stamani i vigili hanno sgomberato un bivacco lungo il Mugnone, zona Ponte Rosso.
Nazione Rom, violati principi umani
Nella Città Metropolitana di Firenze "si violano i principi umani elementari": è il commento di Nazione Rom allo sgombero dell'insediamento a Quaracchi. "Nessun rispetto dal Comune di Firenze - dice Nazione Rom - per la proposta di Enrico Rossi Presidente della Regione Toscana e di Vittorio Bugli assessore alla sicurezza ed immigrazione che hanno recentemente invitato i sindaci alla collaborazione per chiudere i campi rom offrendo la ristrutturazione di vecchi edifici come soluzione abitativa in alternativa alle baracche".
Nazione Rom chiede poi "la fine degli sgomberi e la costruzione di una nuova Città Metrolitana dove ci sia sicurezza per tutti cominciando dagli ultimi".
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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