
Consigli del commissariato alla cittadinanza per evitare di incappare in tentativi truffaldini di raccogliere denaro con bollettini postali
Dal mese di novembre sono iniziati a circolare falsi avvisi di pagamento relativi a presunte morosità riscontrate sui pagamenti della TARSU degli anni scorsi.
Gli allegati bollettini postali precompilati – che contengono importi da pagare molto bassi, intorno ai 10 euro – sono stati inviati da una fantomatica azienda romana che sarebbe stata incaricata dal Comune di Volterra alla riscossione.
Le indagini avviate dal Commissariato di Volterra, a cui hanno fatto seguito alcune querele presentate da cittadini insospettiti da questi avvisi, contenenti peraltro imprecisioni grammaticali, hanno permesso anzitutto di accertare la natura truffaldina di questa attività, ma anche e soprattutto di identificare l’autore della truffa, un cittadino romeno di 32 anni residente in una provincia del nord Italia che è stato denunciato alla Procura della Repubblica.
E’ stata immediatamente richiesta anche la disabilitazione del conto corrente postale per impedire il protrarsi di versamenti indebiti e fraudolenti.
La polizia di Volterra informare anche che in questi giorni il Comune sta effettivamente facendo recapitare degli autentici avvisi di pagamento della seconda rata della TARES, utilizzando lettere perfettamente riconoscibili sia dalla busta che li contiene ma soprattutto dal fatto che il prestampato per il pagamento non è un bollettino di conto corrente postale ma un “Mod.F24 semplificato” precompilato ed intestato solo ed esclusivamente al Comune di Volterra.
Per questa ragione il commissariato invita tutti i cittadini che sono stati oggetto di questo tipo di truffa a denunciarlo alla polizia, consigliando di verificare sempre la autenticità degli avvisi di pagamento ricevuti e, qualora sussistano dei dubbi, a contattare l’Ufficio Tributi del Comune per il caso specifico – o comunque l’Ente interessato alla riscossione in altri simili casi – per le dovute verifiche, denunciando ogni tentativo di truffa.
Esempi di tentativi similari di truffa sono alcune proposte di abbonamento a riviste o iscrizioni ad associazioni che – presentando sostanzialmente il logo della Camera di Commercio – facilmente possono essere scambiate con avvisi di pagamento all’iscrizione annuale all’Ente.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Volterra
<< Indietro





