
“La Fondazione del Maggio musicale fiorentino non è solo di chi vi lavora o di chi la presiede ma di tutta città. Faccio un appello a tutti: abbiamo lo strumento dell'Art bonus che vale non solo per restauro dei beni culturali ma anche per gli enti lirico sinfonici. Usarlo è un modo per dimostrare chi ci tiene davvero al nostro teatro. Firenze batta un colpo”. Questo l’invito del sindaco Dario Nardella, intervenuto alla presentazione della stagione lirica e sinfonica 2015/16 del teatro dell’Opera, in compagnia del sovrintendente Francesco Bianchi e del maestro Pierangelo Conte.
“Ricordo i vantaggi dell’Art bonus: credito d’imposta al 65% netto – ha continuato Nardella –. Mi appello anche a tutte le forze economiche della città. Non si tratta di un esborso ma di un sistema conveniente e un modo per dimostrare chi ci tiene davvero a questo teatro o no. La città batta un colpo. Io lo farò”.
Nardella ha annunciato che a settembre a Firenze sarà organizzato un incontro proprio sull’Art Bonus con tutte fondazioni liriche italiane. Il sindaco ha anche ricordato che “l’opera di risanamento procede e si è conclusa la vicenda dei lavoratori passati ad Ales: non c’è stato alcun giorno di stipendio perso”.
“Il nuovo teatro – ha concluso – è oggi pienamente funzionante e presto nascerà un comitato promotore che ne potenzi l’uso, dai concerti agli eventi alla convegnistica”.
Per quanto riguarda il programma 2015/16, nella stagione lirica la grande tradizione operistica incontra il teatro musicale del Novecento e contemporaneo: accanto a Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart (per la direzione di Roland Böer nel nuovo allestimento di Lorenzo Mariani), L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini (con il ritorno sul podio dello specialista Bruno Campanella e della fortunata produzione firmata da Joan Font), Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti (nell’allestimento del Maggio Musicale Fiorentino con la regia di Graham Vick e la direzione di Fabrizio Maria Carminati), Rigoletto di Giuseppe Verdi in un nuovo allestimento di William Friedkin, (regista premio Oscar, che ha debuttato nella lirica a Firenze con Wozzeck), per la direzione di Zubin Mehta, che prosegue nel percorso verdiano dopo i recenti successi di Falstaff e La Traviata; Les pêcheurs de perles (in prima rappresentazione assoluta a Firenze con Ryan McAdams sul podio e la regia di Fabio Sparvoli), importanti composizioni del secolo scorso, quali Suor Angelica di Giacomo Puccini e Goyescas di Enrique Granados (due nuovi allestimenti per la regia di Andrea De Rosa in coproduzione con il Teatro Regio di Torino e il Teatro San Carlo di Napoli e a Firenze rispettivamente abbinati a La voix humaine di Francis Poulenc ed El amor brujo di Manuel De Falla e diretti da X&333;ng e Guillermo García Calvo), L’imperatore di Atlantide di Viktor Ullmann (che vedrà il debutto dei cantanti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino) e due proposte in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, Fra Diavolo di Daniel Auber e Hänsel e Gretel di Engelbert Humperdinck. Fra le opere contemporanee, Il ragazzo del risciò di Guo Wenjing in coproduzione con l’Opera di Pechino e la prima rappresentazione assoluta della nuova versione de Le braci per la direzione di Francesco Cilluffo e la regia di Leo Muscato, opera che la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ed il Festival della Valle d’Itria hanno commissionato a Marco Tutino.
Come per la Stagione lirica anche per la Stagione sinfonica tema fondamentale sarà il dialogo a distanza tra le grandi partiture del passato, le importanti esperienze del Novecento e i nuovi scenari contemporanei. Commissioni ad alcuni tra i più interessanti giovani compositori del panorama italiano (Filippo Perocco e Paolo Marzocchi), la prima italiana di Pulse di Moritz Eggert, lavori di Hans Werner Henze, di Henri Dutilleux (il concerto per violoncello e orchestra Tout un monde lointain che sarà interpretato da Alisa Weilerstein) e di Luciano Berio incontreranno alcuni dei capolavori del repertorio sinfonico del periodo classico, romantico e novecentesco.
Cuore della Stagione sarà la presentazione del ciclo integrale delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven, dirette da Stefano Montanari, Alpesh Chauhan, Zubin Mehta, Guillermo García Calvo, John Neschling, Daniele Gatti, Karl-Heinz Steffens e Vladimir Jurowski. Anche l’opera di Wolfgang Amadeus Mozart costituirà un significativo momento di indagine: proseguirà l’accostamento tra i lavori del suo primo ed ultimo periodo nei concerti diretti da Federico Maria Sardelli e Lorenzo Fratini, Roland Böer proporrà il Thamos, König in Ägypten, mentre Yuja Wang per la direzione di Zubin Mehta eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra K 271. Completeranno la Stagione i concerti diretti da Juraj Valčuha, Diego Matheuz insieme a Enrico Dindo al violoncello, Michele Mariotti; Vladimir Jurowski che dirigerà Lo schiaccianoci, Zubin Mehta che interpreterà il capolavoro di Olivier Messiaen Turangalîla-Symphonie, John Axelrod, Lorenzo Fratini e Daniele Gatti che chiuderà con l’Elias di Felix Mendelssohn.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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