Interviene il Governatore Rossi: “Il rapporto tra Regione Toscana e la Fondazione CRL dovrebbe essere preso a modello dalle altre fondazioni”

Da sinistra a destra Lattanzi, Rossi, Mariani, Del Carlo
Da sinistra a destra Lattanzi, Rossi, Mariani, Del Carlo

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“Il modo con cui la Fondazione Cassa di Risparmio si relaziona con la Regione Toscana e le istituzioni locali per gli investimenti sul territorio dev’essere preso come modello dalle altre fondazioni bancarie toscane”.

Nel corso del suo intervento al convegno nazionale dell’Acri, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, fa il punto sul ruolo che le stesse fondazioni devono avere all’interno della società e cita l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi:

“La costituzione delle fondazioni è stato un passaggio obbligato per mettere il sistema bancario italiano al passo con l’Europa, dotandolo di un ente cosiddetto intermedio in grado di agire in sussidiarietà con le istituzioni e con gli enti locali.

Un’operazione che ha irrobustito la fibra della democrazia superando l’elemento del localismo in funzione di una visione più ampia”.

Sui rapporti con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Rossi ha ribadito che “il modo di agire dovrebbe essere preso come modello perché mette in moto un sistema virtuoso di attrazione delle risorse che finora ha dato risultati importanti, permettendo di moltiplicare le risorse anziché disperderle.

 Si innesca così un effetto moltiplicatore delle risorse che va a ulteriore beneficio della comunità”.

“In Toscana ogni anno le Fondazioni erogano più di 100 milioni di euro – conclude Rossi –.

 Mi piacerebbe che questo rapporto sviluppato con Lucca si potesse estendere anche al resto della regione.

Mi schiero pienamente con chi supporta progetti per il territorio. Per questo il dialogo tra istituzioni e fondazioni sono lo snodo tra lo stato e la realtà”.

Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca - Ufficio Stampa

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