
Il sistema APR “HERO", sofisticato elicottero a pilotaggio remoto da 150 kg che IDS Ingegneria Dei Sistemi S.p.A., con sede principale a Pisa, produce attraverso la sua controllata Sistemi Dinamici (joint venture con AugustaWestland), è in avanzata fase di valutazione da parte della Croce Rossa Italiana per entrare a far parte della flotta dei mezzi che operano in ambiti ad alto rischio come il monitoraggio di zone terremotate, il trasporto e lancio di medicinali in aree critiche, il controllo dei campi profughi sia in fase di allestimento, sia in fase operativa.
L'aeromobile, prodotto ad alto contenuto tecnologico, è in grado di trasportare sensori ellettroottici e carichi fino a 50 kg, di volare fino a 4000 metri di quota entro un raggio di 100 chilometri dalla stazione di controllo di terra, caratteristiche adatte all’utilizzo nell’ambito delle missioni umanitarie internazionali.
“Siamo onorati di lavorare con la più grande organizzazione umanitaria del mondo”, commenta il presidente di IDS Giovanni Bardelli. “Partendo dai compiti istituzionali della Croce Rossa nel settore della salvaguardia e tutela della salute e dignità dell’umanità - spiega -, abbiamo individuato una serie di attività della CRI che richiedono l’utilizzo di tecnologie avanzate, sistemi o mezzi che possono in qualche modo potenziare o estendere la capacità di intervento. Gli APR sono una di queste tecnologie, sono dei cosiddetti force multiplier”.
“Pensiamo ad esempio - continua Bardelli - alla necessità di risolvere in maniera rapida ed efficace situazioni post-disastro, e quindi raccogliere quante più informazioni possibile, in modo da poter commisurare l’intervento all’effettiva necessità. Significa arrivare pronti sul campo. Molto spesso, invece, certe zone non sono neanche raggiungibili perché le normali vie di comunicazione sono interrotte, e dunque come poter prestare soccorso alle persone in difficoltà?
Ci sono poi casi - conclude il presidente - in cui è un rischio per le forze stesse di intervento, quello di addentrarsi in determinare aree. Ma come si può allora dare supporto a chi ne ha bisogno? Ecco, gli APR in tal senso, possono essere impiegati con ottimi risultati”.
Un secondo sistema APR, che è attualmente in corso di sperimentazione e validazione operativa da parte della Croce Rossa Italiana, è il Colibrì, quadricottero di 5 chilogrammi prodotto da IDS, che è davvero l’ideale per poter operare in totale sicurezza in aree critiche ad alta densità di popolazione.
La Croce Rossa Italiana si adopera per garantire un’efficace e tempestiva risposta alle emergenze nazionali ed internazionali, attraverso lo sviluppo di un meccanismo di risposta ai disastri, efficace e tempestivo.
La gestione sistematica delle emergenze e dei disastri inizia con la preparazione ad un’azione condotta da volontari e staff organizzati ed addestrati, nonché con la pianificazione ed implementazione di attività volte a ridurre il rischio di disastri ed emergenze.
Gli effetti di un disastro possono essere ridotti se la situazione viene stabilizzata il prima possibile, consentendo quindi alle persone di iniziare a ricostruire le proprie vite e la propria comunità.
Dopo un lungo periodo di sperimentazione, la Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Bologna all'inizio di quest'anno ha ottenuto l'autorizzazione ENAC ad operare per scopi istituzionali nelle operazioni specializzate in scenari critici. L'impiego dei sistemi a pilotaggio remoto sono previsti per le attività di ricerca e soccorso in caso di disastri e catastrofi e nei contesti in cui l'organizzazione umanitaria opera.
Grazie a questo progetto, la CRI di Bologna promuove ed esporta le proprie conoscenze ed esperienze acquisite all’interno di tutta la struttura nazionale di Croce Rossa a favore di quei Comitati Locali CRI che vorranno operare nell’ambito dei SAPR, creando in tal modo una rete capillare di unità operative su tutto il territorio nazionale.
“I sistemi a pilotaggio remoto possono divenire un assetto irrinunciabile negli scenari operativi di impiego per gli scopi istituzionali per Croce Rossa Italiana. In particolare, la mancanza di equipaggi a bordo permette di svincolare risorse umane preziose preservandole dal rischio della partecipazione diretta allo scenario operativo con costi di esercizio accettabili.
Tuttavia, la diffusione di impiego di tali velivoli viene ancora frenata da una serie di aspetti diversi che riguardano sia la definizione degli standard di aeronavigabilità, sia la ricerca e l’evidenza scientifica circa l’impiego reale in scenari operativi. E’ evidente la necessità di una partnership con l’industria italiana” afferma il Dott. Maurizio Menarini, referente Croce Rossa Italiana “che possa colmare i gap tecnologici e permettere lo sviluppo della ricerca specifica nell’ambito critico attraverso le prove sul campo che Croce Rossa Italiana sta effettuando e sempre di più nel futuro a breve termine svilupperà”
Realizzato nel segno dell’eccellenza tecnologica, con molteplici applicazioni che spaziano dal settore minerario al monitoraggio ambientale, dalle ispezioni aeree al monitoraggio delle frontiere terrestri, marittime e fluviali, fino alla valutazione degli effetti di un terremoto o di una frana e alla prevenzione degli incendi, HERO è basato su un sofisticato sistema di comunicazione e su una stazione di terra (Ground Control Station GCS), la quale permette la gestione del velivolo e della vasta gamma di sensori che è possibile installare per lo svolgimento di diverse missioni sia in ambito civile che militare.
“Il sistema HERO rappresenta lo stato dell’arte nel proprio settore - afferma il Capo Programma di HERO, l’ing. Giovanni Novembrini -, grazie a una progettazione basata sui più moderni standard aeronautici e a una architettura ridondata dei principali sistemi di bordo che gli garantisce un’elevata affidabilità”.
Fonte: Ufficio Stampa
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