
L’arrivo di un figlio è un momento che crea molti cambiamenti all’interno di una coppia, possono crearsi nuove problematiche o ripresentarsi quelle già esistenti. Una giovane coppia che è riuscita a stabilire una convivenza accettabile si rende conto che con l’arrivo di un figlio possono presentarsi delle difficoltà, che sono difficilmente identificabili in un’unica causa dato che troppi dei differenti accordi stabiliti nell’ambito del sistema famigliare vengono messi in discussione con l’arrivo di un bambino. La coppia dovrà imparare a rinegoziare le proprie regole, differenziando il sottosistema genitoriale da quello coniugale. Il tipo di sistema famigliare passa da uno schema a due ad uno a tre, e la coppia si troverà di fronte a molteplici cambiamenti.
Cambiamenti in che senso?
Ad esempio, un bambino piccolo necessita di cure che richiedono dei tempi significativi che prima la coppia dedicava a se stessa e al proprio tempo libero. Il tempo per stare insieme, divertirsi, rilassarsi, dopo l’arrivo di un figlio si riduce in modo drastico. Il carico di responsabilità sulle spalle dei genitori aumenta notevolmente e con esso possono aumentare anche la paura di non farcela a sostenere tale carico e la sensazione di “ perdita di libertà”. Inoltre il post-partum è un momento molto delicato per la mamma. È frequente la comparsa di malinconia e tristezza, per ragioni sia psicologiche che biologiche. L’accudimento di un figlio può rappresentare per la donna un compito difficile, verso il quale si può sentire inadatta. Sentirsi impreparate o inadatte è una situazione normale, anche perché da un punto di vista biologico, nel post-partum il livello di estrogeni nel sangue si riduce drasticamente determinando un fisiologico calo del tono dell’umore che quasi sempre si accompagna anche ad un calo del desiderio sessuale. Come possiamo comprendere tutto ciò influisce sul rapporto di coppia, che risente di questo in maniera significativa. Inoltre, alle volte, può capitare che con l’arrivo di un bambino l’attenzione delle mamme venga catalizzata quasi interamente dal bambino e dal suo accudimento e questo, spesso, fa si che i papà si sentano trascurati ed estromessi dal rapporto privilegiato tra madre e bambino. Sempre più spesso, però, accade di assistere all’esatto contrario, ovvero papà che diventano un tutt’uno con il nuovo ruolo di genitori e mamme che soffrono perché si sentono trascurate e messe da parte.
Come poter ritrovarsi invece di pedersi?
Non è un compito semplice, molto dipende anche dall’equilibrio che la coppia aveva stabilito prima della nascita del figlio. Una coppia che funzionava in maniera problematica già prima del lieto evento rischia molto più di una coppia che, invece, aveva conquistato un buon funzionamento complessivo. Le crisi problematiche, la sofferenza che non passa vanno affrontate con l’aiuto di professionisti con una preparazione psicoterapeutica. Certamente, però, alcuni consigli pratici possono aiutare a contrastare l’insorgere di problemi durante questo delicato momento di transizione.
- I genitori perfetti non esistono: queste semplici parole dovrebbero essere motto di ogni neo genitore, sentirsi inadeguati o aver paura di sbagliare sono pensieri normalissimi e non per questo un genitore deve sentirsi inadeguato o inetto.
- Impegnarsi a trovare del tempo per la coppia: spesso sembra quasi impossibile trovare del tempo, in quanto, oltre a lavorare, ci si deve prendere cura anche di un neonato, però è di fondamentale importanza che la coppia si ritagli uno spazio proprio, uno spazio in cui il bambino non c’è o è sullo sfondo. Un momento irrinunciabile, quotidiano o settimanale, da pianificare a tutti i costi, senza sentirsi in colpa. Non è un crimine per una volta tornare ad essere una coppia.
- Imparare a chiedere aiuto: se sentiamo che il peso dei problemi e delle difficoltà quotidiane diventa insostenibile è bene allentare la tensione e lasciarsi aiutare. Non è certo semplice, spesso la coppia ha la sensazione di dovercela fare da sola a gestire un bambino, sente che chiedere aiuto rappresenta una sorta di fallimento. La coppia può anche temere di essere di peso se chiede aiuto e così facendo si priva della possibilità di scoprire che a volte genitori, amici e parenti sono ben contenti di rendersi utili.
- Perdonarsi per le proprie paure: essere spaventati di mettere al mondo un bambino è la cosa più normale che ci sia. Non c’è niente di patologico nell’aver paura, anzi, questa è utile per mettere in campo tutte le nostre risorse, in modo da svolgere la meglio i compiti difficili. Spesso crediamo di non potercela fare perché sottostimiamo le nostre capacità e sovrastimiamo il pericolo.
Diventare genitori è un grande cambiamento, e come tale fa paura, ma con la giusta dose di consapevolezza che la perfezione non esiste, e che le paure sono normali e alle volte funzionali, questo momento di transizione sarà uno dei più belli.
Nel caso in cui vogliate suggerirci un argomento da affrontare o esporci una vostra problematica o preoccupazione scriveteci a studiopsicologicoilcammino@gmail.com, e noi vi risponderemo o pubblicando la lettera in forma anonima o affrontando la tematica da voi richiesta.
Chiara Paoli